Ve lo dico subito, stavolta non mi tentate.
Nononono, non ci penso proprio a parlare di calcio. Non vi dirò proprio una parola sul fatto che la Roma è una squadra che fa ridere e che la moglie dell'arbitro Rosetti è solita sollazzarsi con tutti i condomini quando lui è assente
No che non ve lo dico
Faccio finta che la mia giornata sia finita alle 20.29
Che giornata!
Io e la burocrazia siamo come due persone in una stessa compagnia che proprio non si vanno a genio. Hanno gli stessi amici ma niente, non c'è verso, non si trovano.
La burocrazia mi odia, forse un giorno devo averle fatto del male, devo averle rubato il parcheggio o fregato l'ultima scatola di Abrracci Mulino Bianco dagli scaffali dell'Esselunga.
Che cosa ti ho fatto? Perchè mi maltratti così?
In fondo possiamo coesistere amabilmente. Io devo solo inoltrare moduli di convalida esami e tu fare in modo che vengano convalidati. Dov'è il mio errore? Dimmi dove sbaglio, Burocrazia?
Ma io non sono uno di quelli che si rassegna ad una visione manichea bene-male in cui il bene è ovviamente rappresenatto dal sottoscritto e il male, ma dai, dalla burocrazia. No!
Io sono un teorico,ottimista, possibilista, razionalista e questa semplificazione non mi convincerebbe.
I Burocrati: Malvagi o Vittime?DOMANDA
Perchè gli impiegati dell'apparato burocratico sono sempre a) brutti b) stronzi) c) diabolicamente complicati d)Inflessibili a qualsiasi forma di compromesso e riflessione e) Incapaci di qualsiasi forma di empatia nei confronti del proprio interlocutore?
RISPOSTA
L'istinto primordiale di sollevare lo schermo del computer e scagliarlo violentemente verso il burocrate va superato . E va superato anche l'istinto successivo di fracassargli i denti con la suola delle scarpe.
Bisogna imparare a comprendere il nemico e conoscere il suo mondo. Tanto per cominciare sono abituati a ricevere le stesse domande, se loro va bene, per 35 anni. Anche la domanda più bella del mondo, che ne so "Posso saltarti addosso? " detto da Monica Bellucci, tedierebbe chiunque. Perciò è quasi comprensibile il loro disappunto nei confronti di domande, per loro, banali.
Sono abituati ad essere trattati come delle terminazioni umane del sistema, non come dei comuni esseri umani. Sentono di ricevere la stesso rispetto che l'interlocutore ha per l'ufficio, il computer e il temperamatite elettrico. Molti interlocutori immaginano in effetti i burocrati come dei cyborg infallibili prodotti dal sistema, e al primo errore sono già classificati come incompetenti. Ebbene sì, anche i burocrati sbagliano.
Sulla bruttezza non ci sono ancora valide teorie, la mia ipotesi è che l'abitudine ad una certa precarietà dei loro rapporti umani, il loro contatto col "cliente" dura 10 minuti e poi finisce per sempre, fa si che non vi sia lo stimolo a curare particolarmente il proprio aspetto non avendo la possibilità di mantenere i contatti con le proprie,eventuali, conquiste.
Ma mi auto-rendo conto che è una teoria del cazzo.
Sono invece inflessibile sull'empatia e la diabolica complicatezza(?? è tardi, non ho voglia di andare a vedere il dizionario....). I Burocrati godono della loro posizione di forza. Più o meno la pensano così: "Whahaha io so che il modulo per cui stai facendo dodici ore di fila è proprio lì, sotto lo sportello a sinistra ma NO! Non te lo dico perchè nella vita la sofferenza è come l'energia, non si crea e non si distrugge ma si sposta. E quand'anche tu avessi resistito a tutte le intemperie del caso, che ne so chiudo lo sportello per la pausa pranzo appena prima di te, e dovessi resistere anche nel primo meriggio io ti accoglierò sorridente e ti dirò: " Ce l'ha l'attestato in quadruplice copia, con la marca da bollo da 13 euro e 90, firmato dal segretario e vistato dall'organo comptente?"
Ecco, sentirmi un pezzente al pensiero di dovergli rispondere no vuol dire che c'è qualcosa che non quadra. O meglio.
I burocrati sono malvagi
Jerome