Il dilemma della Lotus
Nella vita ognuno riceve i propri segnali, impercettibili agli altri, e codificabili solo dagli interessati.
Il mio è arrivato l'altro ieri sera, alle 3 e 10 di notte in Viale D'annunzio a Milano, di fronte alla darsena dei navigli.
Scena da film, viale deserto e le luci quasi arancioni dei lampioni. Poi di botto mi giro a destra a vedo questa, dentro la vetrina di un concessionario
E' due giorni che non penso ad altro, alla Lotus. A quanto inutile, costosa e forse pacchiana sia. Ciò nonostante la prima reazione è stata: " Che Figa!"
Di qui si è aperto il dibattito familiare. Massimo d'alema e la barca a vela, Paolo Cento( verdi) con il SUV, insomma quanto sono importanti i gusti di una persona o di un politico se poi la sua azione politca va nella direzione opposta.
Perchè la Lotus sta inesorabilmente a destra.
E allora ci sono tre ipotesi
a) Mi dimentico della Lotus, mi appendo in camera un poster della Grande Punto e mi convinco che la Lotus in confronto è una Peg Perego
b) Mi iscrivo a Forza Italia. Perchè Lotus vuol dire mito della ricchezza, della velocità e del consumismo. Vuol dire superstrade dove sfrecciare a 300 all'ora e milioni di litri di benzina per fare il Milano- Peschiera Borromeo. E poi non c'è nulla di male ad essere di destra, perchè anche chi è di destra ha i suoi pregi ed è simpatico...
c) Cerco di quantificare quanto possa essere significativo per il mio futuro agire politico il fatto di trovare bella una macchina da 100 000 euro. Mi convinco che le persone non nascono con lo stampino politico e che all'interno di stessi schieramenti possono avere visioni diverse su cose minoritarie.
d) Mi faccio sfruttare a morte con i lavori interinali e poi, dopo 74 anni di lavoro in nero e a tempo determinato, mi compro una Lotus.
La verità è sempre solo una,e cioè che hanno sempre ragione i fratelli più grandi. Ma non perchè siano realmente più intelligenti, quanto perchè, salvo paradossi spazio-temporali, hanno vissuto sicuramente più di noi. Il mio fratellone, che propende per l'ipotesi B, avrebbe forse ragione con il F....ehm Jerome di adesso, quello di 20 anni e mezzo. Ma quella persona è cresciuta in una famiglia che gli ha dato tutto e che non gli ha fatto toccare con mano cosa siano le disuguaglianze sociali. Viziato e coccolato che in fondo, se i soldi riuscivi a guadagnarteli lavorando, la Lotus potevi anche comprartela,.Gli altri e tutto il resto del mondo non erano un tuo problema.
Ho finalmente finito di leggere qualche giorno fa Latinoamericana, il diario del viaggio di Che Guevara in America Latina. La cosa che più mi ha impressionato è che mi aspettavo il Che Guevara battagliero che è diventato leggenda, ed invece a 23 anni il suo unico pensiero è viaggiare, osservare, conoscere gente, conoscere donne. Niente di trascendentale. Non proveniva da una famiglia di proletari ma di medio-borghesi, condizione che gli aveva permesso anche di frequentare l'università. Le esperienze di gioventù lo cambiano profondamente, è lui stesso a riconoscerlo quando afferma che l'io che aveva scritto il diario non era più lo stesso io che lo rileggeva.
Forse il mio cambiamento è in corso, e come in ogni fase di transizione convivono elementi del passato ed elementi del futuro. O forse mi sbaglio.
D'altra parte i fratelli minori hanno sempre torto
Jerome
Il mio è arrivato l'altro ieri sera, alle 3 e 10 di notte in Viale D'annunzio a Milano, di fronte alla darsena dei navigli.
Scena da film, viale deserto e le luci quasi arancioni dei lampioni. Poi di botto mi giro a destra a vedo questa, dentro la vetrina di un concessionario
E' due giorni che non penso ad altro, alla Lotus. A quanto inutile, costosa e forse pacchiana sia. Ciò nonostante la prima reazione è stata: " Che Figa!"
Di qui si è aperto il dibattito familiare. Massimo d'alema e la barca a vela, Paolo Cento( verdi) con il SUV, insomma quanto sono importanti i gusti di una persona o di un politico se poi la sua azione politca va nella direzione opposta.
Perchè la Lotus sta inesorabilmente a destra.
E allora ci sono tre ipotesi
a) Mi dimentico della Lotus, mi appendo in camera un poster della Grande Punto e mi convinco che la Lotus in confronto è una Peg Perego
b) Mi iscrivo a Forza Italia. Perchè Lotus vuol dire mito della ricchezza, della velocità e del consumismo. Vuol dire superstrade dove sfrecciare a 300 all'ora e milioni di litri di benzina per fare il Milano- Peschiera Borromeo. E poi non c'è nulla di male ad essere di destra, perchè anche chi è di destra ha i suoi pregi ed è simpatico...
c) Cerco di quantificare quanto possa essere significativo per il mio futuro agire politico il fatto di trovare bella una macchina da 100 000 euro. Mi convinco che le persone non nascono con lo stampino politico e che all'interno di stessi schieramenti possono avere visioni diverse su cose minoritarie.
d) Mi faccio sfruttare a morte con i lavori interinali e poi, dopo 74 anni di lavoro in nero e a tempo determinato, mi compro una Lotus.
La verità è sempre solo una,e cioè che hanno sempre ragione i fratelli più grandi. Ma non perchè siano realmente più intelligenti, quanto perchè, salvo paradossi spazio-temporali, hanno vissuto sicuramente più di noi. Il mio fratellone, che propende per l'ipotesi B, avrebbe forse ragione con il F....ehm Jerome di adesso, quello di 20 anni e mezzo. Ma quella persona è cresciuta in una famiglia che gli ha dato tutto e che non gli ha fatto toccare con mano cosa siano le disuguaglianze sociali. Viziato e coccolato che in fondo, se i soldi riuscivi a guadagnarteli lavorando, la Lotus potevi anche comprartela,.Gli altri e tutto il resto del mondo non erano un tuo problema.
Ho finalmente finito di leggere qualche giorno fa Latinoamericana, il diario del viaggio di Che Guevara in America Latina. La cosa che più mi ha impressionato è che mi aspettavo il Che Guevara battagliero che è diventato leggenda, ed invece a 23 anni il suo unico pensiero è viaggiare, osservare, conoscere gente, conoscere donne. Niente di trascendentale. Non proveniva da una famiglia di proletari ma di medio-borghesi, condizione che gli aveva permesso anche di frequentare l'università. Le esperienze di gioventù lo cambiano profondamente, è lui stesso a riconoscerlo quando afferma che l'io che aveva scritto il diario non era più lo stesso io che lo rileggeva.
Forse il mio cambiamento è in corso, e come in ogni fase di transizione convivono elementi del passato ed elementi del futuro. O forse mi sbaglio.
D'altra parte i fratelli minori hanno sempre torto
Jerome
7 Comments:
1)Dopo tutto questo discorso che finisce con questa esplicita ammirazione per il "nulla di trascendentale" Che Guevara, l'unica cosa certa è che tu NON ti iscriverai MAI a Forza Italia, salvo distorsoni dell'equilibro cosmico (ipotizza la gravità spingere verso l'alto)...
2)Una Lotus è una teiera in confronto a una bella Viper!!!
3)Una Lotus è una teiera in confronto alla Grande Punto
4)La Lotus è una fabbrica di teiere!
Adios
OK ti seguo, il tuo discorso fila. Resta un nodo cruciale che non si può aggirare.
E se la teiera fosse di destra?
Saremmo dannatamente da capo...
Credo che dedicherò un post nei prossimi giorni: " ragioni per cui la teiera è di destra, la caffettiera di sinistra e il thermos vota Mastella"
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Jerome
jerome caro,
sai che oramai ti abbiamo adottato e accolto sotto la nostra ala omfaloscopicamente protettiva, però, in qualità di figlia unica (e perciò maggiore a prescindere) e di persona con una decina d'anni più di te, mi sento di darti un consiglio.
evita di scindere il mondo in cose di destra e di sinistra e inizia a fare davvero quello che ti piace, sentendoti in pace con te stesso. ovviamente, non ti invito a sgozzare nessuno (anche se un paio di nomi che finiscono per -oggi e -lliani mi verrebero in mente), né a rubare le Lotus (quando avevo sette anni sono stata per un paio di mesi fan della formula uno e tifavo Mario Andretti, che correva proprio con la Lotus), né a violentare le vecchiette che vanno in chiesa. ma fai un po' quel che cazzo ti pare, vai, come Ernestito, in giro, fai cose, vedi gente, ma non pensare a compartimenti stagni.
te lo dice una che ha da quindici anni un meggiolone (giallo, cabrio) e lo spinge perché consuma troppo.
per concludere, spezzo una lancia per il *tuo* amico d'alema. il fatto che abbia una barca a vela e che per di più l'abbia chiamata Ikarus (il primo utopista!) non è una gran cosaccia. pensa te se aveva un motoscafo inquinantissimo e lo aveva chiamato Kissinger, o Rutelli.
mi raccomando, vai a votare oggi. vota chi ti pare, ma vota!!!
Capisco che essere alle 3 di sabato notte sui navigli comporti degli scompensi, ma in tutto questo articolato ed encomiabile discorso ti è sfuggito un elemento di primaria importanza: la Lotus fa schifo. Ora: io sono una donna, quindi una di quelle persone che emettono gridolini entusiati di fronte ad auto come il maggiolone, la micra, la ka, la clio eccetera. Quindi il mio gusto estetico sarà anche discutibile, però: la Lotus è veramente una macchina da tamarri!
Per inciso: non è vero che i fratelli minori hanno sempre torto: io, per esempio, sono sorella minore e ho sempre ragione. Però su una cosa ha ragione tuo fratello (ma non avevo molti dubbi): è vero che sei molto più simpatico di lui.
Mi sembra che da questa discussione si possano dedurre alcuni assiomi irrinunciabili
1) La Lotus fa cagare un po' a tutti, indifferentemente a destra e a sinistra. Sarà forse per questo che si vedono più Grandi Punto e Maggioloni?
2)Dal punto 1 consegue che il mondo non si divide in cose di destra e di sinistra, e questo dà finlamente un riconoscimento esistenziale a personaggi come Mastella, i puffi e Solange.
3)I fratelli maggiori non sono così infallibili , e quando lo sono a noi resta la simpatia e l'aspetto più giovanile
4)Se compro la Lotus, tolgo il motore, ci metto i pedali e le trovo un'appellativo mitologico adeguato posso definitivamente mettere una pietra sopra questa storia e candidarmi alle politiche del 2011.
Vi aspetto tutti alle urne
Jerome
..l'unico commento possibile è...:
CHE MANICA DI SFIGATI!!!
Dire "Sfigati!" è marcatamente di destra per esempio...
Jerome
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