La Felicità è come l'Energia
La felicità è come l'Energia, non si crea e non si distrugge ma si sposta.
In realtà più che un'affermazione sarebbe una domanda, non ne sono infatti realmente convinto.
La nostra felicità passa per l'infelicità degli altri? Voi cosa ne pensate?
In un mondo ideale quindi se nessuno fosse triste nessuno sarebbe felice. Questa teoria è imperfetta. Poniamo che il mondo sia costituito soltanto da due individui, chiusi in una stanza buia, ma senza muri(la stanza è infinita). Poniamo che alla lunga lo stare in piedi possa stancare, e così anche lo stare seduti o sdraiati. Certamente appoggiandosi schiena contro schiena entrambi trarrebbero beneficio senza per questo influenzare negativamente nessun altro.
Ciò nonostante smentisco ulteriormente la mia smentita. Stamattina ad esempio la strada era deserta e ci avrò messo un attimo ad arrivare in Università. Cosa vuol dire? Che magari un'ora prima o un'ora dopo il traffico sarebbe stato sicuramente più congestionato e qualcuno oggi sta maledicendo la sua giornata per il fatto di essere arrivato tardi al lavoro proprio per colpa di ciò.
Oggi ad esempio quando sono tornato a casa ero di ottimo umore, del tipo che in sottofondo ci stava benissimo " Raindrops keeps falling on my feet...", mio padre era incazzato perchè la sua giornata di lavoro doveva essere stata devastante e mia madre....è il motivo per cui ora sto scrivendo tutto questo.
Mia madre era una sorta di ago della bilancia, come quando metti due pesi pressochè identici sui due piatti. L'ago prima va da una parte, poi dall'altra, poi ancora dalla parte opposta....e si stabilizza. Aveva appena avuto un colloquio di lavoro indecisa se accettare o meno, io ero entusiasta della cosa ( allora non è vero che questa società non ha più bisogno dei cinquantenni) mio padre per nulla ( Lavoro fino alle 8 di sera e niente + sabato mattina libero)
A dir la verità non ho capito chi l'abbia spuntata, mia madre si aggira tutt'ora pensierosa per la casa. Credo che la mia energia positiva e quella negativa di mio padre, siano compensate nel peggior modo possibile. Ovvero un'ulteriore confusione.
In compenso ho realizzato ancora una volta che questa società deve cambiare, con o senza Prodi( meglio con). Perchè a questo colloquio hanno proposto a mia madre un posto decisamente non esaltante, a tempo talmente determinato che non le hanno detto nemmeno per quanto tempo, senza comunicare niente riguardo il futuro stipendio, senza nessun tipo di tutela sindacale e postilla fantastica il tipo le ha detto: "Ci risponda entro venerdì visto che abbiamo diversi candidati che richiedono questo posto, come per dire o accetti a queste condizioni o ti attacchi. (il primo che pensa "Sveglia Jerome! Questo è il mondo" si prende una carica di mazzate dal sottoscritto)
Questo è il mondo? Male. Perchè grazie a Dio mio padre lavora e siamo nella possibilità di scegliere con serenità e tranquillita se accettare o meno questo posto, ma una donna o una famiglia in condizioni più difficili delle nostre si troverebbe a dover accettare ad ogni costo qualsiasi proposta gli venisse fatta ( d'altra parte ci sono " diversi altri candidati....")
Lo scriverò nel prossimo editoriale. Questo è il mondo? Bellammerda! E' difficile cambiare il mondo? Benissimo, se poi non si fa niente è ancora più difficile. L'idea di flessibilità proposta dall'Unione è solo meno peggio della Legge Biagi, sarà comunque sempre meglio di com'è ora e se ancora non andrà bene si migliorerà di nuovo.
Questo mio riformismo oltranzista nauseerà alcuni di voi, lo so, ma non vi nausea di più come è la situazione oggi giorno?
Riformismo al cubo...
Jerome