meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

venerdì, dicembre 29, 2006

Limerick, Irlanda

Un giorno, forse quando avrò trenta o quarant'anni, sono certo che ripenserò a questa giornata.

Un momento in particolare, una fotografia che se scattata avrebbe certamente fatto da copertina all'album delle follie che uno fa in vita.

Cosa ritrae la fotografia?

Sono seduto su un marciapiede bagnato, di fronte ad una squallida pizzeria da asporto e una strada statale, a due passi dal lussuoso albergo a 4 stelle in cui soggiorno, nella periferia di Limerick, in Irlanda.

No, non è un incubo considerato che io ODIO l'Irlanda e gli Irlandesi, e non sarà certo questa l'occasione in cui mi toccherà ancora una volta dimostrare la superiorità della razza-non-irlandese sulla sua diretta concorrente.

E' tutto vero, ancora più surreale se penso che la mia ragazza è in Italia e sto per passare il capodanno in Portogallo.

Che ci faccio in Irlanda?


Doveva essere la via più economica per passare il capodanno a Faro, in Portogallo. Approfittando degli scontatissimi biglietti Milano-Shannon e Shannon- Faro il giorno successivo a 9,99 tasse incluse.

Messaggio promozionale: RYANAIR FANCULO

Anche aggiungendo le spese dell'albergo(quello a 4 stelle era il + accessibile visto che Limerick, è, a quanto pare, la meta + richiesta per capodanno dopo Venezia ), delle navette e diavolerie varie si rivela appena appena più economico del biglietto Milano-Faro, ma mentre cercavo di ingerire quella disgustosa simil-pizza, solo come un cane, nel paese che odio di più al mondo, ho capito l'unica grande verità esistenziale:

sono un idiota.

Se non altro ho potuto sperimentare un primo assaggio di un desiderio che coltivo da un po', un piccolo viaggio da solo alla riscoperta di me stesso.

E' strano viaggiare da soli, non poter condividere ciò che vedi con nessuno. Nella mia personale definizione di viaggio ormai ho incorporato la compagnia, non c'è viaggio senza compagnia. Ma la solitudine ti dà altri tempi, scandisce un tempo tutto suo con il quale se riesci ad entrare in sintonia puoi scoprire un nuovo modo di viaggiare.

Mi si chiudono gli occhi, per arrivare su questo letto da cui scrivo ho dovuto prendere 5 mezzi diversi, sono stanco, stravolto...

...vorrei svegliarmi in un altro posto, lontano dall'Irlanda.

Ma è tutto vero purtroppo. Limerick.

Jerome

giovedì, dicembre 14, 2006

Allarme Rosso

Dannazione!

Sono stato scoperto, la mia identità ufficialmente violata.

Oggi una ragazza italiana in università mi ha riconosciuto, facendomi giustamente osservare che alla chiave google Blog Erasmus Coimbra sono nientepopodimeno che il primerio.

Dannazione!

Ora non mi resta che cambiare nome-cognome-pseudonimo-indirizzo-casa- telefono-telemovel-squadra del cuore-identità sessuale (notare l'ordine rigoroso con cui ho steso l'elenco, qualche incertezza sugli ultimi due, contro-parafrasando una profonda riflessione dell'onorevole mussolini: "meglio frocio che milanista")

Ma è questa soprattutto l'occasione migliore per riflettere su un fatto. Dopodomani, ormai quasi domani, tornerò in Italia. Ora mi trovo sdraiato sul letto, così come sdraiato sul letto ero la sera del primo post. Quante cose sono cambiate da quei primi giorni di ottobre, quanto è cambiata la mia valutazione nei confronti dell'Erasmus in questi tre mesi...
Scrivo questo perchè mi sento di correggere il tiro circa quello che ho scritto la scorsa settimana, gettando forse inconsapevolmente nel panico più totale la grande e inimitabile Benni che si appresta a partire a breve.

Ci ho riflettuto molto questi giorni in cui decisioni importanti stavano per essere prese. La valutazione che do a questa esperienza cambia di continuo, anzi forse aumenta esponenzialmente di valore giorno dopo giorno. A tal punto che già non mi rivedo più in quello che ho scritto solo qualche giorno fa.

Mi viene forse da pensare: "Chissà cosa penserà il Jerome di Marzo quando leggerà questi bilanci erasmus dicembrini? Probabilmente penserà che non avevo capito niente, così come osservo ora rileggendo quello che scrivevo inizialmente"

Una cipolla, ecco a cosa somiglia questo Erasmus. Ogni volta nuovi strati da togliere, nuove cose da scoprire. Quello che un tempo avevi osservato nel passato, ora non lo rilevi più. Nuovo strato.

Il punto è: "Quanto vuoi andare a fondo?"

Ciò che mi ha chiarito molto le idee, e forse mi ha spinto anche a scrivere questo post-correttivo, è stata una discussione con due ragazze italiane, reduci una da un'esperienza di 5 mesi in Mozambico, l'altra di un anno interno nelle Filippine.
Mi chiedevo, una volta vissute esperienze così forti, come giudicassero una realtà come quella dell'Erasmus.
Ne sono venute fuori alcune verità fondamentali. L'Erasmus non può essere l'esperienza che ti cambia la vita, che ti responsabilizza, che ti fa diventare adulto. Se così è ti deve spingere contemporanemante a domandarti che tipo di persona fossi prima di partire, non così matura ed emanciapata come pensavi.
Sono altre le esperienze che ti cambiano veramente, che ti formano, forse proprio quelle che io cercavo e che non ho trovato qua.
Questo non inficia per nulla il valore di questa esperienza. Sono su due piani diversi. Una non ridimensione l'altra, forse svolgono funzioni diverse.

Perciò non solo forse è un po' ingeneroso quello che ho scritto ma è sicuramente una lettura ancora parziale della mia "cipolla".

Basta bilanci quindi, per un po'.

Domani, ormai, si torna a Milano. E c'è lo sciopero dei mezzi.

Forse è stata una mobilitazione congiunta per darmi il benvenuto. Che Milano sarebbe senza lo sciopero globale-totale dei mezzi e quindi Milano paralizzata con auto accatastate su due file (verticali) e suicidi di massa dal ponte della Ghisolfa.

Ho una serie di rimpianti prepartenza. Nell'ordine:

- MAI stato a sentire il Fado. L'unica volta che avrei avuto l'opportunità mi trovavo in una discoteca a spendere 15 euro in beveraggi ( che convertito in valuta discoteca-italiana sono circa 240 euro)

- MAI svegliato prima delle 9 se non i giorni in cui dovevo prendere l'aereo. Ho però visto un'alba, dalla sera prima, conta lo stesso?

- MAI stato in una delle Republicas. Chi è (stato) a Coimbra non potrebbe credere ai suoi occhi ma è così. Per chi non è (stato) a Coimbra le Republicas sono delle sorte di case occupate, molto diffuse a Coimbra. Non per forza tutti fricchettoni, ma nella maggioranza sì. Diciamo che si va dalla Republica modello Hippy a quella social-democratica col videocitofono e la bandiera dell'ONU che sventola dalla finestra ( non è vero ma sarebbe comunque un'immagine suggestiva)

- MAI bevuto più di due birre. Il che, considerato che sono partito mezzo astemio, pare regionevole. Ma alla luce dei 4 bicchieri di Vino, 3 Vodka-Lemon e 1 Shot " catrame" (ve la spiego otra vez questa) ingeriti nella sera sopra menzionata, tutto deve essere rivalutato. Soprattutto se si pensa che un "fino"(una birra alla spina) qui costa dai 70 cent a max 1,30. Qualcuno narra anche di un posto a 5o centesimi ma solitamente la spesa complessiva serale, dopo un posto del genere, viene comunque bilaniciata da a) Taxi per tornare a casa b) stampelle per tornare a casa c) Cane e bastone per non vedenti per tornare a casa d) Trasfusione completa di sangue e) Spese per ridipingere la parete della cucina dove, appena rincasato e incosciente, hai scritto con il Ketchup a caratteri cubitali "Erasmus=Orgasmus".

-MAI dato un esame in portoghese, letto un testo in portoghese, letto un giornale in portoghese, visto un film un portoghese, sostenuto una conversazione di più di 5 minuti in portoghese, con un portoghese. Talvolta, sotto la doccia, mi interrogo se tutto questo non rappresenti un problema.

-MAI avuto nostalgia di casa. La temevo e non è mai arrivata. In compenso mi sono mancati, non necessariamente nell'ordine, l'Inter, il cinema del mercoledì sera, l'università di sera, Acido Politico e le sue interminabili discussioni ( ma non quel dittatore-tiranno di Vega09), i secondi piatti in genere, un letto più lungo della mia altezza, i panzerotti di Luini, Internet che non dipende dalle condizioni metereoligiche ed, ebbene sì, Porta a Porta ( o comunque tutta la fuffologia-politico-televisiva)
Più qualche bollino rosso ovviamente

-MAI caduto in tentazione con una ragazza, nonostante il clima dissoluto che regna incontrastato. Più che un rimpianto, questo, un dato di fatto. Mi domando come sarebbe stato il mio Erasmus in altre condizioni, ma nello stesso momento in cui scrivo queste parole una saetta parte da Milano e minaccia di incenerire quello che marca la mia netta separazione col sesso opposto. Perciò credo sia meglio archiviare per sempre questo discorso. (HAI SCELTO L'OPZIONE "TASTO DELL'INVISIBILITA'"/ BOTOLA DENTRO CUI PRECIPITARE, PREMI OK PER CONFERMARE)

Dannazione, le 3.11.

Sta iniziando il mio ultimo giorno Erasmus del 2006.

Tanto pioverà, come sempre.

Jerome

venerdì, dicembre 08, 2006

Dicembre....

Quanti post scritti e non pubblicati in questo mese....

Si può dire che alcune cose nel frattemnpo sembrino non essere mutate. Ad esempio sono ancora malato, ma per ragioni diverse. Niente più bagni oceanici ma splendidi posti visitati.

Oggi è una giornata che nel mio calendario non esisterà. Mi sono svegliato alle 17.22, finalmente senza grandi senza di colpa perchè è vacanza più o meno dappertutto e non c'era nessuno che faticava intensamente mentre io ero ancora nella prima fase del mio sonno.

Tanta stanchezza è per lo più determinata dalla giornata precedente, primo giorno di vero studio in 3 mesi coimbresi. Evidentemente non ero abituato.

Accadono cose strane. Ieri ho distrutto un ombrello in modo violento, saltandoci sopra ripetutamente. Non mi riconosco. E' colpa die cinesi. Maledetti cinesi. Io non compro MAI ombrelli.

Ora visto che qui la pioggia ricorre un po' come il giorno e la notte, ho dovuto cedere comprandone uno e devo ammettere che le prime ore mi sono anche trovato molto a mio agio. Che grande invenzione...

Poi la solita tempesta notturna e il mio ombrello si è letteralmente piegato in due. Maledetti cinesi.

Cosa succede a Coimbra? Poconiente direi, ecco la ragione profetica della scelta del titolo di questo blog.

Forse sto buttando via il mio tempo, sono ossessionato da questa considerazione. Dormo tanto, studio poco ed esco tanto. Il mio Erasmus si riassume essenzialmente in questo trinomio

Quando oggi mi sono svegliato, senza sensi di colpa, e aprendo la finbestra ho visto che era già buio mi sono reso conto che qualcosa forse non va.

La cosa che più mi lascia perplesso è che mentre qui il tempo sembra cristallizzarsi, quasi che i giorni ricominciassero ogni volta come quel film con Bill Murray, il mondo va avanti. E' già Dicembre, e fra una settimana sarò già a Milano a festeggiare il Natale. Soltanto pochi post fa scrivevo dalla mia lugubre residenza universitaria il mio primo resoconto.

Chissà cosa voleva dire la mia ex-prof di Italiano quando mi aveva detto "Non perderti..." . Forse aveva capito tutto, e questo soggiorno coimbrese sta materiaizzando quella sinistra profezia.

C'è di buono chr ho visto luoghi che forse mai più rivederò, come Cabo da Roca, il punto più a Ovest d'Europa. Il più vicino al "Nuovo Mondo"


Uno di quei posti da mozzare lettarlmente il fiato, quelli la cui immagine non svanirà mai dai tuoi ricordi.
Posti del genere ti fanno veramente sentire lontano. Fanno sentire lontano Milano, l'Italia persino Coimbra. Non vi è mai capitato di pensare in certi luoghi: " Ma se rimango qua, quanto tempo impiegheranno per trovarmi?" Tipo ai piedi di quella roccia che si vede nella foto.

Forse mi immaginavo l'Erasmus un po' come Cabo da Roca, lontano. Coimbra invece è vicina, molto più vicina di quanto le distanze facciano sembrare. O almeno coglie il peggio della distanza, i chilometri fisici che mi separano da tutto ciò che mi manca dell'Italia, e il peggio della vicinanza, sentirsi in Italia anche in Portogallo.

Ha ripreso a piovere, per l'ennesima volta. E' diventato quasi una sorta di rumore di fondo coimbrese.

Vado, stasera mi aspetta una cena per 13 persone in una cucina di circa 10 m/q.

Qualche idea? ( Matematici o Ingegneri civili cercasi...)

Jerome