meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

domenica, gennaio 14, 2007

Gennaio: Decisioni, Sport e 188 canzoni.

L'orologio elettoronico di fianco a me batte le 20:36.

Sta per finire la prima metà di Gennaio. Il mio penultimo mese coimbrese.

Ridurre il proprio Erasmus, che cosa assurda. Credo di essere un caso unico al mondo. Ci sono quelli che proprio non si trovano, e tornano indietro dopo 3 settimane. Ci sono quelli che prolungano, da 3 a 6, da 6 a 9, da 9 a 12. Ci sono quelli che non tornano più a casa.

Ma stare 6 mesi, il tempo giusto per assaporare fino in fondo, e poi tornare prima, andare con le proprie gambe, di propria spontanea volontà, a dire ad ogni ufficio, ad ogni amico: " Sì, è figo come dicono. Ma torno prima"è una sfida. Una sfida nella sfida se si pensa così al proprio Erasmus, alla decisione di partire.

Partire e restare, da qualunque prospettiva si osservi un viaggio, questa dicotomia non ti abbandona mai. Quando parti qualcuno resta. Quando vorresti restare devi partire. Chi vuoi che parta con te è costretto a restare.

Forse sono troppo "un bravo ragazzo" come mi è stato per l'ennesima volta ripetuto l'altra sera, ma avrei avuto davanti altri 4 mesi senza fare niente, senza corsi da seguire. Fa forse anch'esso parte della sifda, avere il coraggio di tornare indietro quando sai che questa esperienza ti ha già dato quello che cercavi. Ho incontrato un ragazzo a Ottobre che alla mia domanda da quanto fosse a Coimbra mi aveva risposto: " Da settembre....2005".

Peccato per tante cose. Per la lingua che stavo perfezionando, per le sempre nuove porte che vivere e stare da solo ti apre. I lati di stesso che ti fa scoprire.

Scrivevo solo pochi mesi fa che il potenziale di idee, di forza, di convinzione, di voglia di fare che si ha a 20 anni deve essere sfruttato al meglio, non disperso.
Per una strana combinazione di eventi è questo forse l'unico periodo in cui è Milano il luogo in cui meglio per tutto questo.
Sì, la stessa Milano che tutti rifuggono verso mete lontane. Che tutti non aspettano altro che lasciare alla sua monotonia, confusione ecc.

Per me, ora, funziona incredibilmente alla rovescia.

Nessuno potrà mai dirmi se ho fatto la scelta giusta, quello che mi basta è che le persone che meglio mi conoscono mi abbiano capito, e non abbiano fatto domande. Forse è anche questa la discriminante che separa gli amici dai conoscenti, gli amici capiscono tutto e non fanno domande.

C'è di buono, anzi di ottimo, che la scadenza di fine febbraio mi impone di far fruttare al meglio questi ultimi due mesi. O, per usare una parola che qualche anno fa era la mia fedele compagna i vita, sto "ottimizzando".

Faccio un sacco di sport, anche se non tornerò palestrato come sognavo a Settembre prima di partire sto scoprendo un lato dello sport che va oltre il beneficio "fisico", ed è quello mentale. Corro la mattina e sto proprio bene, guardo e riguardo sempre lo stesso paesaggio, il fiume, il Mondego. Dovrei sentirmi in colpa perchè nel frattempo i miei genitori lavorano, mio fratello è in Africa a fare brillanti ricerche, i miei amici studiano come dei disperati, la mia bella fa entrambe le cose, il mondo va avanti. Ma questi sono i miei due mesi, sono forse la ricompensa per 21 anni senza aver mai dato un problema UNO a nessuno, a scuola, in famiglia, con gli amici.
Non penso mai di volere tutta una vita così, perchè farebbe ridere. Ma un periodo, in cui staccare, ma staccare davvero, è necessario. Persino il mio figghiuzzo, la mia creatura, Acido Politico, deve essere trascurata un po'. Ce la sto facendo con molta fatica, ma è l'unico modo. Tutto questo mi aspetta a Marzo e per molto molto tempo.

Non solo sport. Mi sono convinto a mettere in atto un progetto che desideravo da tempo. Tutte quelle cose che mentre si è in autobus, a letto la mattina, facendo una passeggiata all'aria aperta ci si propone di fare e poi si abbandonano costantemente.

Il mio era fare un viaggio, da solo. Partire e vedere cosa si prova a viaggiare da soli, quali sensazioni.

Non vorrei suscitare l'odio /invidia di alcuni ma l'Erasmus è anche questo. Non è soltanto le feste, le amicizie internazionali e farsi i bucati da soli. Perchè bello-bello ma dopo un po' si cerca anche dell'altro.

C'è chi per partire, o nella fattispecie per venirmi a trovare vero puzzoni di amici, ci pensa, ci ripensa, valuta, controlla, chiede, cambia, ripensa, posticipa. E poi non parte

Io ho questa fortuna, ieri ci ho pensato e domani sono in marcia. Nessun " E sì, va beh però, forse magari..."

Non ho idea di come possa essere, sto studiando l'itinerario. Certo che la mia prima esperienza di solitudine a Limerick non è stata delle migliori. Ma è una cosa che desideravo da tempo, e qui so che volere è davvero potere.

Nella lista dei miei compagni di viaggio non c'è ovviamente il pc, volevo non ci fosse anche il celulare ma poi mi sono ricreduto. Certamente ci sarà il mio nuovo amico del 2007, l'IPOD shuffle. Sì, avete capito bene, quel luccicante simbolo del consumismo.

Lo trovo fantastico, soprattutto perchè sceglie lui che musica farmi ascoltare. Sono nelle sue mani, sceglierà dal mio PC la colonna sonora del mio viaggio, le mie 188 canzoni.

Potrebbe essere l'esperienza della vita come il ricordo più terribile di sempre.

Non mi resta che provare, auguratemi buon viaggio

Jerome

2 Comments:

Blogger Compagno di pranzi e cene said...

Auguro buon viaggio!!!
Ma l'itinerario lo hai scelto o parti e vai a caso dove ti porta il cuore?
Dai hai ancora un mese e mezzo da goderti prima di tornare a Milano...io non sono di quelli che vuole fuggire dalla mia amata città però...ecco... :-D

10:25 AM  
Blogger Johnny said...

Ti invidio. Hai la possibilità di viaggiare, hai avuto la possibilità di vivere in un'altra realtà. Sogni che vorrei poter realizzare ma forse non ne avrò mai l'occasione.

10:48 AM  

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