Coimbra: Settimana tre e la tamarraggine portoghese
Vi racconto cosa c’è intorno a me ora
C’è vento, e il vento non fa affatto bene alle connessioni wireless scroccate come la mia.
C’è un po’ di freddo. Quello da maglietta a maniche lunghe che se ti metti la felpa hai caldo e se non la metti hai freddo.
C’è una strada trafficata, dove passa ciclicamente un tamarro con una moto 50 probabilmente con il motoro truccato di una Peg Perego. Qui va molto la tamaraggine tanto che non ho ancora capito se è uno solo che si diverte a sbagliare strada o una folla di adepti del “smarmittiamo fino all’impossibile”
Ci sono un sacco di nuvole. Subsonicamente in movimento. Stamattina mi sono svegliato con un sole splendido, poi mentre ero in biblioteca a studiare mi sono accorto che diluviava. Sono uscito che c’era ancora il sole e la mia fantasia perversa ha persino pensato che fosse un dispositivo ingegnato dall’università per costringerti a rimanere a studiare.
C’è un pollo. O meglio dei petti di pollo. Stanno scongelando, si spera, in vista della cena qui a casa mia. Presenti i compagni milanesi, i dottori torinesi, i due immancabili cinesi e forse una ragazza croata conosciuta ieri sera che è arrivata soltanto da una settimana e non conosce ancora nessuno.
Cominciamo proprio dalla compagnia. E’ ormai appurato che per parlare portoghese a Coimbra l’unica via è quella cinese. Per via di questa semplice teoria.( mi limito alle nazionalità che ho potuto incontrare)
I francesi parlano francese
I belgi parlano francese
I tedeschi parlano tedesco o inglese o pochissimo portoghese
Gli svizzeri, anzi la svizzera, parla italiano, inglese e tedesco
Gli slovacchi parlano un inglese perfetto e uno slovacco altrettanto impeccabile presumo. Il loro portoghese è ad uno stadio ancora molto primordiale
La croata, incredibile ma vero, parla italiano. Oltre all’inglese naturalmente
Inglese non se ne vedono, ma me li immagino.
I miei preferiti, gli spagnoli, hanno deciso che hanno in massa sbagliato paese e non solo non parlano portoghese ma non vogliono impararlo. Il loro inglese è qualcosa tipo Biscardi quindi fate voi.
Ma ecco la sorpresona. I portoghesi! Con loro si parla…italiano! Perché i portoghesi che decidono di non autoescludersi dal mondo erasmus sono 95% a loro volta ex-erasmus in Italia che non potendo prolungare il già prolungato soggiorno pensano bene di continuare la vita dissoluta a casa propria. Dannazione
Per fortuna ci sono loro: Peng Fu e Zhou Fou, in arte Flavio e Antonio. Stanno progressivamente venendo fuori, in particolare Zhou Fou.
Ieri abbiamo fatto la nostra prima gita fuori porta, abbiamo ebbene sì visto l’oceano. UAO.
Il mio velleitario pensiero remoto di fare il bagno si è spento quando la prima onda si è abbattuta sulle mie caviglie assiderandole all’istante. Alla fine conta lo stesso…
Questa località marittima-oceanica, chiamasi Figuera da Foz (che dopo un rapido consulto del dizionario abbiano scoperto signicare figa-bella dal fiume, mi è sembrata manco a dirlo…un po’ tamarra. Cupa, grigia con palazzoni orripilanti sulla costa. In più siamo stati sfidati da dei locali.
Dei buffoni, hannp passato tutto il tempo a farsi beffe del nostro calcio un po’ freestyle. Le abbiamo prese, 7 a 4, ma siamo usciti a testa alta.
Il confronto Italia-Cina procede a ritmo serrato. Quando mi sono azzardato ad affermare, riferendomi al tessile in crisi in Italia per colpa dei cinesi, che globalizzazione del mercato deve corrispondere anche a globalizzazione dei diritti Zhou Fu mi ha polverizzato sostenendo che entrando nel WTO la Cina diventa anche un grande mercato per l’Europa, che a sua volta mette in crisi altri prodotti cinesi, le automobili ad esempio. Quando gli ho detto che in Italia il limite è di circa 40 ore a settimana lui ha ribadito che in Cina è lo stesso. Sarà vero o no mi sto convincendo sempre di più che si comprende molto di più di una realtà così lontana parlando giorno dopo giorno con le persone più che visitando i luoghi per 15 giorni.
Qui, in contemporanea con l’inizio dei corsi la situazione si è un po’ tranquillizzata. Ma solo perché è in preparazione la Latas di qualcosa. La seconda festa più importante dell’anno, che ha luogo addirittura alla stadio per il numero di persone che coinvolge. Fate voi.
Il pollo non si scongela. Qualcuno ha qualche idea?
Le lezioni invece entrano nel vivo. Una delle nostre insegnanti ho come il presentimento che sia lesbica. Sarà per il capello corto, per l’aria aggressiva, per gli abiti neri, gli abiti in pelle, gli avvistamenti in compagnia di altre donne in un bar del centro di Coimbra a tarde ore, o forse mi sbaglio. In ogni caso è bravissima, spiega bene e parla un portoghese chiarissimo. Capisco quasi tutto. Fa un po’ effetto però. Siamo in 40 di cui più della metà Erasmus.
Qui le lezioni sono come essere al liceo. Compiti, valutazione continua, dibattiti, chiamate per nome. Per alcuni versi la cosa non mi entusiasma, per altri è molto più coinvolgente e proficuo.
Fa freddo, il pollo si riconglelerà?
Mi fanno bere un sacco. Ieri le mie prime 2 birre consecutive. Mi fa effetto pensando che prima di partire persino un sorso mi dava fastidio. Ora continua a non piacermi molto, ma è bello come rito: bere tutti insieme.
Che dite, è la prima fase del mio alcolismo?
Jerome
C’è vento, e il vento non fa affatto bene alle connessioni wireless scroccate come la mia.
C’è un po’ di freddo. Quello da maglietta a maniche lunghe che se ti metti la felpa hai caldo e se non la metti hai freddo.
C’è una strada trafficata, dove passa ciclicamente un tamarro con una moto 50 probabilmente con il motoro truccato di una Peg Perego. Qui va molto la tamaraggine tanto che non ho ancora capito se è uno solo che si diverte a sbagliare strada o una folla di adepti del “smarmittiamo fino all’impossibile”
Ci sono un sacco di nuvole. Subsonicamente in movimento. Stamattina mi sono svegliato con un sole splendido, poi mentre ero in biblioteca a studiare mi sono accorto che diluviava. Sono uscito che c’era ancora il sole e la mia fantasia perversa ha persino pensato che fosse un dispositivo ingegnato dall’università per costringerti a rimanere a studiare.
C’è un pollo. O meglio dei petti di pollo. Stanno scongelando, si spera, in vista della cena qui a casa mia. Presenti i compagni milanesi, i dottori torinesi, i due immancabili cinesi e forse una ragazza croata conosciuta ieri sera che è arrivata soltanto da una settimana e non conosce ancora nessuno.
Cominciamo proprio dalla compagnia. E’ ormai appurato che per parlare portoghese a Coimbra l’unica via è quella cinese. Per via di questa semplice teoria.( mi limito alle nazionalità che ho potuto incontrare)
I francesi parlano francese
I belgi parlano francese
I tedeschi parlano tedesco o inglese o pochissimo portoghese
Gli svizzeri, anzi la svizzera, parla italiano, inglese e tedesco
Gli slovacchi parlano un inglese perfetto e uno slovacco altrettanto impeccabile presumo. Il loro portoghese è ad uno stadio ancora molto primordiale
La croata, incredibile ma vero, parla italiano. Oltre all’inglese naturalmente
Inglese non se ne vedono, ma me li immagino.
I miei preferiti, gli spagnoli, hanno deciso che hanno in massa sbagliato paese e non solo non parlano portoghese ma non vogliono impararlo. Il loro inglese è qualcosa tipo Biscardi quindi fate voi.
Ma ecco la sorpresona. I portoghesi! Con loro si parla…italiano! Perché i portoghesi che decidono di non autoescludersi dal mondo erasmus sono 95% a loro volta ex-erasmus in Italia che non potendo prolungare il già prolungato soggiorno pensano bene di continuare la vita dissoluta a casa propria. Dannazione
Per fortuna ci sono loro: Peng Fu e Zhou Fou, in arte Flavio e Antonio. Stanno progressivamente venendo fuori, in particolare Zhou Fou.
Ieri abbiamo fatto la nostra prima gita fuori porta, abbiamo ebbene sì visto l’oceano. UAO.
Il mio velleitario pensiero remoto di fare il bagno si è spento quando la prima onda si è abbattuta sulle mie caviglie assiderandole all’istante. Alla fine conta lo stesso…
Questa località marittima-oceanica, chiamasi Figuera da Foz (che dopo un rapido consulto del dizionario abbiano scoperto signicare figa-bella dal fiume, mi è sembrata manco a dirlo…un po’ tamarra. Cupa, grigia con palazzoni orripilanti sulla costa. In più siamo stati sfidati da dei locali.
Dei buffoni, hannp passato tutto il tempo a farsi beffe del nostro calcio un po’ freestyle. Le abbiamo prese, 7 a 4, ma siamo usciti a testa alta.
Il confronto Italia-Cina procede a ritmo serrato. Quando mi sono azzardato ad affermare, riferendomi al tessile in crisi in Italia per colpa dei cinesi, che globalizzazione del mercato deve corrispondere anche a globalizzazione dei diritti Zhou Fu mi ha polverizzato sostenendo che entrando nel WTO la Cina diventa anche un grande mercato per l’Europa, che a sua volta mette in crisi altri prodotti cinesi, le automobili ad esempio. Quando gli ho detto che in Italia il limite è di circa 40 ore a settimana lui ha ribadito che in Cina è lo stesso. Sarà vero o no mi sto convincendo sempre di più che si comprende molto di più di una realtà così lontana parlando giorno dopo giorno con le persone più che visitando i luoghi per 15 giorni.
Qui, in contemporanea con l’inizio dei corsi la situazione si è un po’ tranquillizzata. Ma solo perché è in preparazione la Latas di qualcosa. La seconda festa più importante dell’anno, che ha luogo addirittura alla stadio per il numero di persone che coinvolge. Fate voi.
Il pollo non si scongela. Qualcuno ha qualche idea?
Le lezioni invece entrano nel vivo. Una delle nostre insegnanti ho come il presentimento che sia lesbica. Sarà per il capello corto, per l’aria aggressiva, per gli abiti neri, gli abiti in pelle, gli avvistamenti in compagnia di altre donne in un bar del centro di Coimbra a tarde ore, o forse mi sbaglio. In ogni caso è bravissima, spiega bene e parla un portoghese chiarissimo. Capisco quasi tutto. Fa un po’ effetto però. Siamo in 40 di cui più della metà Erasmus.
Qui le lezioni sono come essere al liceo. Compiti, valutazione continua, dibattiti, chiamate per nome. Per alcuni versi la cosa non mi entusiasma, per altri è molto più coinvolgente e proficuo.
Fa freddo, il pollo si riconglelerà?
Mi fanno bere un sacco. Ieri le mie prime 2 birre consecutive. Mi fa effetto pensando che prima di partire persino un sorso mi dava fastidio. Ora continua a non piacermi molto, ma è bello come rito: bere tutti insieme.
Che dite, è la prima fase del mio alcolismo?
Jerome
5 Comments:
I viaggi profucui, cioè i viaggi veri, sono quelli in cui si visitano le persone non "i sassi"...
Non sperare che i Francesi si degnino di parlare Inglese: ma i Francesi lì presenti trattano i Belgi da esseri umani?
Che la Croata parli italiano è plausibile, soprattutto se ha origini dalmate.
I Cinesi non smetteranno di sorprenderti; assicurati, però, che quando ti rispondono affermativamente la cosa corrisponda a verità.
I Portoghesi gestiscono facilmente l'Italiano, poichè essi parlano la più complicata tra le lingue neolatine, tra cui si può annoverare il Genovese che ci somiglia anche.
Hai imparato a mangiare con i bastoncini? Davanti a un Cinese non permetterti mai di mangiare chinando la testa sul piatto, è cosa per loro assai disdicevole, usa i bastoncini e tieni sollevato il piatto in direzione della bocca.
Me li farai conoscere i due cinesi eh?
E magari anche qualche tizia...:-P
Già un mese che non ci si vede...quasi quasi non sento nemmeno più la mancanza :-D
allora jerome sto pollo si è scongelato o no?
Con ordine...
la comunità belga supera nettamente per numero e simpatia quella francese. In più i belgi parlano inglese abbastanza volentieri ( a richiesta)
Con i cinesi abbiamo disquisito anche di come mangiare....per loro il riso si mangia rigorosamente con il cucchiao e del pollo si mangai tutto ciò che non è ossa( pelle e tessuti filamentosi inclusi)
Bravo compagno...neanche un mese e già faccio pare del passato...
E...
Il pollo si è ufficialmente scongelato...
Jerome
Ah beh...i Belgi sono anche più eleganti nei modi rispetto ai Francesi, dopotutto è un popolo che è educato con codice cavalleresco; inoltre, hanno il buon senso di farsi capire in Inglese.
Io al ristorante cinese mangio tassativamente con i bastoncini: così mi hanno insegnato due studenti cinesi quando bazzicavo in università....e poi, i cinesi il pollo lo cucinano davvero bene.
Buona permanenza caro "Tongxi" ^_^
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