meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

giovedì, novembre 17, 2005

Scusi? E' qui il futuro?

Oggi è stato preentato ufficialmente niente popodimeno che dal Segretario Generale dell'ONU il compter da 100 dollari.



"Il 56% della popolazione mondiale vive attualmente nella povertà: 1,2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro al giorno e 2,8 miliardi supplementari vivono con 2 dollari"

Non so voi ma io vedo tremendamente inconciliabili le due cose.

Il Pc dei poveri , così è stato soprannominato, non è stato immaginato per quel genere di poveri, si sono affrettati a chiarire i cratori. Per quelli non c'è speranza, male che vada gli spediamo un Clementoni ogni 15 anni che i figli dei paesi ricchi non usano più.

Il Pc dei poveri è pensato per quelli poveri ma non troppo, cioè quelli che vivono con un reddito annuale di "1500 dollari", 1400 se scali il costo del pc.

Io rimango perplesso ma dato che non voglio fare il disfattista, se qualcuno la pensa diversamente, mi scriva che magari convince anche me.

Spero che almeno sul colore agghiacciante non via siano divergenze.

A proposito di verde. E' passata le devoluscion. Evvai!!

Ieri mi sono pure sorbito tutto il dibattito parlamentare con le intenzioni di voto, questo e altro quando decido di farmi del male. Tralatro sul sito del Senato c'è tutto il resoconto stenografico della seduta, che registra non solo i discorsi dei senatori ma anche gli interventi non microfonati di quelli che interrompono dicendo "Non è vero!" " Bravo!" eccetera. (vedi qui)

Detto questo, pensavo fosse stata una scelta tattica ed invece è stato un beffardo scherzo del destino che i senatori di centro-destra che hanno parlato in nome del proprio partito siano tutti nati nel sud-Italia( D'Onofrio, Nania e Schifani, la lega ovviamente no perchè il senatore più a Sud è di Bassano del Grappa e viene per questo spesso deriso dai colleghi) e che ciò nonostante si siano anche convinti che quella era una vittoria anche loro.

Oggi Casini e la Cei si sono mostrati dubbiosi. Ora spero che la sinistra non cominci ad andare a braccetto improvvisamente con Ruini solo per questo, per la solita legge politica che il nemico del mio nemico è sempre un mio amico.

Sperem

Ho trovato abbastanza conciato Bossi, per il quale nonostante tutto non riesco a mostare quella simpatia che ormai arriva da ogni parte politica. Mi spiace per quello che gli è successo ma nulla più.

La materia di questa riforma è di portata molto ma molto maggiore di quello che passa dai giornali, solo che ovviamente non tutti hanno gli srumenti per capirlo. Per questo chiudo con una considerazione marcatamente tecnico-politica. Tra le tante novità della nuova Costituzione, chissà se lo sapevate, è stata anche abolita la possibilità di cambiare la costituzione senza dover passare dal referendum confermativo se a votare fossero stati almeno i 2/3 del parlamento( il che presuppone una larga intesa tra le parti poltiche indipendentemente dagli schieramenti).

Ieri alcuni senatori di centro-destra sventolavano orgoliosi questa "vittoria" sostenendo che, in questo modo, in ogni caso la gente dovrà esprimersi su qualsiasi modifica costituzionale.

Sembra un discorso complesso ma in realtà è molto semplice perchè quella che in apparenza sembra una cosa più democratica, d'ora in poi i cittadini avranno sempre l'ultima parola, scoraggia un principio che invece è stato alla base della stesura della Costituzione stessa, ovvero la larga intesa.

60 anni fa comunisti, democristiani, socialisti, liberali si sedettero ad un tavolo e non senza punti di attrito trovarono un testo che riuscì a mettere d'accordo tutti. E stesero una Costituzione che molti paesi del mondo ci invidiano, almeno in alcune sue parti.

La necessità d'ora in poi di passare comunque sempre dalla gente, qualsiasi maggioranza voti, è evidente che scoraggerà qualsiasi tentativo di scrivere riforme che coinvolgano davvero l'intero spettro politico. D'ora in poi sarà sempre, e solo, una questione di che parte politica vota la riforma e quale parte politica ha il consenso popolare maggiore per spingere il voto del referendum da una parte o da un'altra.

Sempre in attesa di pareri contrari

Jerome






5 Comments:

Blogger Compagno di pranzi e cene said...

Come ti ho già detto prima io non la vedo in modo così disastroso, il popolo non la farà passare al referendum e tutto sarà risolto. Tra l'altro si dice che parti di questa riforma erano anche nel programma di Prodi nella vecchia legislatura, è vero? Inoltre hai dimenticato una lettera mentre scrivevi di Bossi...e TI STA BENE...io son stato contento di vederlo tornare in parlamento,dopo quello che ha passato non è da tutti avere una simile forza di volontà!

6:17 PM  
Blogger Jerome said...

Si, alcune proposte erano state già avanzate dal centro-sinistra ma poi si erano affossate perchè i tempi stringevano e non c'era un grande accordo all'interno. Passò solo la parte sul federalismo, ebbene sì avviata dal centro-sinistra e non viceversa, che però adesso è stata stravolta di nuovo.

Quanto a Bossi, chiunque può essere stato contento di vederlo tornare in parlamento, io compreso. Questo però non muta di una virgola quello ho che sempre pensato di lui.

Jerome

7:20 PM  
Blogger Compagno di pranzi e cene said...

Cioè che è un gran uomo e un gran politico? :)Cmq adesso con anche l'appoggio dei preti al referendum il no sarà il 99%

7:39 PM  
Blogger Jerome said...

Bisi,

la tua competenza sulle architetture politiche si fa sempre più smisurata, e ti confesso che un po' mi incute timore.

In effetti l'ipotesi di un grande centro, forse per auto-convinzione, non l'avevo nemmeno presa in considerazione.

Detto questo, trascurato l'aspetto tecnico che hai descritto in modo dettagliato, la mia considerazione è un'altra.

La mia impressione è che un referendum confermativo si trasformi in una misera sfida politica tra chi quella riforma l'ha avanzata e chi invece l'ha osteggiata, per mano dei loro elettori.

La mia era evidenetemente una provocazione perchè tutti conveniamo che, laddove richiesta, la voce popolare non faccia che aumentare la "democraticità" di una riforma.

Ma è proprio su questo inganno che si basavano i senatori di centro-destra, perchè pensavano che nessuno si sarebbe mai sognato di dire che talvolta il voto popolare può non essere opportuno.

E' così tuttavia per per molte discipline( art.75 Cost)ad esempio le leggi di ratifica ai trattati internazionali o alle leggi di amnistia.

Se fosse universalmente opportuno il parere popolare allora anche materie come queste non dovrebbero avere questo limite costituzionale.

Immagina un possibile referendum che al tempo ci avesse chiesto di abbandonare la Lira, o di entrare in Europa, o come qualche pazzo oggi vorrebbe, di abbandonare l'Euro.

Probabilmente la gente avrebbe risposto in maniera diversa dai propri rappresentanti istituzionali, commettendo però errori clamorosi.

Ci sono paesi molto scettici sull'istituto referendario in quanto tale e che se ne servono solo con il contagocce.

Io anzichè ritrattare di fronte alla tua bella obiezione raddoppio la provocazione. Quel voto popolare io l'avrei anche abolito in toto, con la garanzia però che modifiche costituzionali fossero state valide solo se espresse dalla maggioranza dei 2/3.

Questa ipotesi fa paura perchè si teme il ritorno del grande centro che tutto controllerebbe, Costituzione compresa in questo caso.

Ora, anche nei suoi anni migliori la DC al 66% non c'è mai arrivata nemmeno con mille alleanze. E' evidente perciò che tantomeno un fantomatico nuovo centro sia in grado di monopolizzare il sistema senza eventualmente coinvolgere le forze di centro-sinistra, e perchè no, di centro-destra.

Anche in questa ipotesi, che già fa lacrimare gli occhi di molti antidemocristiani, avresti una maggioranza composta inevitabilmente da voci politiche anche molto diverse le une dalle altre.

Qual è il punto quindi? Il punto è che non bisogna esagerare con la "paura della politica" e delle sue torbide dinamiche, riparandosi appena possibile dietro ai referendum come unico, e autentico, baluardo della democrazia perchè in questo modo rischi di scardinare l'intero sistema rappresentativo.

La storia ci insegna che i migliori risultati sono arrivati quando di fronte ai grandi problemi ci si è stretti mettendo da parte le bandiere.

La storia della Resistenza e la stesura della Costituzione sono due buoni moniti per il futuro.

Jerome

12:34 AM  
Anonymous Anonimo said...

Che dirti amico, Appena ho appreso la notizia non ho resistito a scrivere un post di critica.
Buona giornata

1:30 PM  

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