Papà!
Mi sopravvaluto?
Forse, ma a volte non comprendo la mia famiglia. O forse non comprendo proprio alcune dinamiche della famiglia stessa.
Classica scena. Ore 7.30, bilancio familiare sul divano.
Papà! Lo sai che settimana prossima vado ad intervistare Bruno Ferrante, ex prefetto, e futuro sindaco di Milano?(Vega, concedimi lo scub...ogni tanto qualche buona notizia...)
Ah...
Ora la mia domanda è. Ho 19 anni, non faccio il pilota, non faccio l'austronauta, non ho un impero commerciale distribuito in 48 paesi, non sono il dittatore di uno stato, non rapino banche e non insegno a Princeton. Quale diavolo di notizie esaltanti avrei da raccontare tali da essere degne di un nteresse superiore dell' " Ah...."
Indi, nei prossimi giorni proverò nell'ordine:
1) Papà! La Mamma si vede con un ballerino cubano di nome Rodrigo
2) Papà! Mollo tutto e prendo i voti. Voglio diventare Pontefice
3) Papà! Ho deciso che da grande voglio vendere tappeti
4) Papà! Mollo l'Università ed entro nella lotta armata guatemalteca
5) Papà! Ho deciso che voto Forza Italia
6) Papà! Devo confessarti che due volte a settimana mi vesto da donna e bazzico i marcipiedi di Viale Zara con il soprannome di Lulù
7) Papà! Ieri sono sono sceso nel garage e ho fracassato la tua macchina a colpi di martello
8)Papà! E' dal Luglio 1998 che ti rubo i soldi dal portafoglio
9)Papà! Penso sia il momento giusto per dirti che se ogni anno il brodo dei tortellini di Natale è così saporito è anche merito mio
10) Papà! Sto segretamente progettando di uccidervi e di prendermi tutta la vostra eredità
11) Papà! Ho venduto tutta la tua collezione di National Geographic per acquistare la mia dose giornaliera di Crack
12) Papà! La mia professoressa di Latino del liceo ha sistematicamente abusato sessualmente di me per 5 anni. E la cosa non mi è dispiaciuta
Ah....
Jerome
Forse, ma a volte non comprendo la mia famiglia. O forse non comprendo proprio alcune dinamiche della famiglia stessa.
Classica scena. Ore 7.30, bilancio familiare sul divano.
Papà! Lo sai che settimana prossima vado ad intervistare Bruno Ferrante, ex prefetto, e futuro sindaco di Milano?(Vega, concedimi lo scub...ogni tanto qualche buona notizia...)
Ah...
Ora la mia domanda è. Ho 19 anni, non faccio il pilota, non faccio l'austronauta, non ho un impero commerciale distribuito in 48 paesi, non sono il dittatore di uno stato, non rapino banche e non insegno a Princeton. Quale diavolo di notizie esaltanti avrei da raccontare tali da essere degne di un nteresse superiore dell' " Ah...."
Indi, nei prossimi giorni proverò nell'ordine:
1) Papà! La Mamma si vede con un ballerino cubano di nome Rodrigo
2) Papà! Mollo tutto e prendo i voti. Voglio diventare Pontefice
3) Papà! Ho deciso che da grande voglio vendere tappeti
4) Papà! Mollo l'Università ed entro nella lotta armata guatemalteca
5) Papà! Ho deciso che voto Forza Italia
6) Papà! Devo confessarti che due volte a settimana mi vesto da donna e bazzico i marcipiedi di Viale Zara con il soprannome di Lulù
7) Papà! Ieri sono sono sceso nel garage e ho fracassato la tua macchina a colpi di martello
8)Papà! E' dal Luglio 1998 che ti rubo i soldi dal portafoglio
9)Papà! Penso sia il momento giusto per dirti che se ogni anno il brodo dei tortellini di Natale è così saporito è anche merito mio
10) Papà! Sto segretamente progettando di uccidervi e di prendermi tutta la vostra eredità
11) Papà! Ho venduto tutta la tua collezione di National Geographic per acquistare la mia dose giornaliera di Crack
12) Papà! La mia professoressa di Latino del liceo ha sistematicamente abusato sessualmente di me per 5 anni. E la cosa non mi è dispiaciuta
Ah....
Jerome
21 Comments:
Vorresti dire che ci sarà nel prossimo numero un intervista a ferrante? siete mitici!!!!
Perchè non poni il problema direttamente a tuo padre, con brutalità? O magari parlane prima con tua madre, che potrebbe fare da intemediaria. Forse lui non comprende appieno le tue esigenze, probabilmente perchè ha altre "priorità" (e un figlio cos'è, se non la più importante dlle priorità? Se lo capisco io che non ho figli e non ne voglio avere...); non voglio mettere in croce tuo padre, per carità: a volte però i genitori però, presi dai loro problemi, perdono il contatto con la realtà dei giovani.
E' un problema che si tramanda di generazione in generazione.....
Mi accorgo solo ora...
ho scritto di avere 19 anni...ma io ne ho 21....
E' grave, Freud avrebbe molte cose da dire a riguardo...
Jerome
E' sorprendente come certi genitori, addirittura di vent'anni più giovani dei miei, siano incapaci di trasmettere complicità e coinvolgimento ai propri figli, nelle aspirazioni e nei lungimiranti orizzonti: purtroppo è un'etica comune alle diverse generazioni genitoriali, credo degli ultimi cento anni.
Solo adesso i miei abulici genitori si accorgono un po' che il mio modo di comunicare con loro è limitato a superficialità insulse e a comunicazioni di servizio: ora è troppo tardi, si porteranno nella tomba questo loro, meritato e cercato, vuoto.......dopotutto, ciascuno di noi paga sempre le conseguenze delle proprie azioni e dei propri comportamenti, nel bene e nel male.
Se tutto questo lascia tante amarezze, per contro ci sono molti altri lati positivi:
1. sei incoraggiato a cercare spunti di crescita e di approfondimento al di fuori della famiglia, luogo pur sempre limitante e limitato nella sua chiusura strutturale;
2. sei stimolato a ricercare, crescendo, esperienze diverse e articolate nei diversi aspetti dell'esistente;
3. prendi coscienza che le tue scelte appartengono certamente al patrimonio interiore delle tue aspirazioni più vere;
4. non darai mai per scontato che tu possa essere sempre ascoltato e i tuoi sforzi sapranno sempre indirizzarsi al meglio, per rafforzare le tue proposte e i tuoi progetti agli occhi di chi ti starà davanti;
5. hai la mia empatica comprensione e il mio affettuoso sostegno, per quel poco che ciò può valere.
Un abbraccio forte!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Un addendum....mi sembra che tu sia stato compagno di Liceo del Compagno di Merende, che so aver frequentato la sezione C di quel Liceo Scientifico dedicato al primo "idraulico italiano del cuore"....Io stesso, tra il 1981 e il 1986, ho avuto il "piacere" di frequentare quella sezione in quel liceo: le mie insegnanti di latino éran tanto latrine quanto ignoranti e, fortunatamente, non mi hanno mai concupito....
Come i miei insulsi genitori, gli inutili e annoiati insegnanti di quel Liceo mi hanno insegnato, però, una cosa importante, direi fondamentale: mi hanno dato la capacità di trovare dentro di me quelle inattese e sorprendenti forze nell'affrontare senza timori reverenziali i problemi legati alle oscure novità che la vita, spesso spiazzandomi al primo impatto, mi ha sovente posto innanzi.....e, ti assicuro, non è cosa di poco conto!
hai detto freud jerome? eccomi qua chiamato in causa.
punto primo: se l'intervista salta (e sai che chi lavora con acido sa quante sfighe questo mensile porti con sè...) è tutta colpa tua. A quel punto verremo tutti a casa tua e tapezziamo la tua camera da letto con i poster di
- berlusconi nudo;
- bondi durante il coito;
- schifani mentre ride (ed è raccapricciante te l'assicuro);
- Luxuria che ti manda un bacio;
Tornando seri.
Da che mondo e mondo il rapporto con padre e figlio maschio è sempre stato problematico. Potrei citarti i miti, la letteratura europea, quella italiana, la cinematografia, ecc (ma non lo faccio per l'ora in cui scrivo e perchè non ne so molto).
Detto questo direi che ci sono due ordini di problemi (da quel che sono riuscito ad estorcerti attraverso parole, gesti, occhiate, ecc):
a) mi sembra che tu molto spesso ti ponga male nel rapporto con tuo padre. sembra quasi che sia tu quello che faccia l'indifferente non lui;
b) considera sempre il rapporto che ha tuo fratello con lui (e credo riuscirai a capire molte, tante cose);
c) io, fossi al posto tuo, lo apprezzerei di più. Non perchè sia indifferente (cosa, lo ammetto, che succede molto spesso anche a mio padre), ma piuttosto per il fatto che nella sua indifferenza insegna (da quel che riesco a capire) che la vita è altro. Non è l'intervista a Ferrante o a Fassino, non è la creazione di un mensile. E' altro, molto altro. E se ti esalti per una possibile, futura e incerta intervista a Ferrante, rischi di montarti la testa, rischi di perdere di vista quello che è l'obiettivo finale. Rischi, per concludere, di rimanere col sedere per terra perchè nella tua esaltazione del momento hai dimenticato di considerare i "contro" della situazione.
Dopodichè io non credo, come dice bolso67, alla soluzione "chiacchierata con papà" o l'intermediazione di tua madre. Sono cose che difficilmente decollano oralmente. E' solo il tempo che può modificare le cose. Solo il tempo
...ovviamente gli ordini di problemi sono tre...graziami vista l'ora...
Magari mio padre si limitasse ad un "ah": sarebbe senz'altro meglio...a volte vorrei che non parlasse...
Intendiamoci, ho rispetto per mio padre, lavora tutto il giorno per dare ai suoi figli tutto il necessario e il superfluo (fin troppo superfluo). Ma sono arrabbiata con lui, perchè bisognerebbe insegnare ai giovani che non si deve avere paura o timore delle differenze; che non si deve fomentare la diffidenza e il disprezzo verso religioni, culture e società diverse dalle nostre; che la guerra e la morte non sono mai, in nessun caso, una soluzione. E sistematicamente, ogni sera, a cena, ascolto le sue recriminazioni nei confronti di "tutti questi terroriristi islamici, perchè non se ne tornano ai loro paesi, dico io?", e cose decisamente peggiori, che mi fanno rabbrividire. Io resto lì, come un inetta, nel senso letterario del termine (nel caso ne esistessero altri), senza dire niente...neanche "ah"...
A volte è meglio che i genitori stiano zitti. Non voglio sapere quello che pensano, se quello che pensano è questo.
Wow, mi sembra di aver scritto ad una di quelle rubriche tipo posta del cuore-psiche lei-psiche lui-risolviamo i tuoi problemi col sesso, che si trovano nelle ultime pagine di "Io donna".
Ovviamente il tuo blog è decisamente meglio.
tu ti lamenti di un eh...ma sai tante volte può essere altrettanto fastidioso anche un eccessivo entusiasmo e pressione da parte dei genitori e allora sì che rimpiangeresti l' eh...
Morale del discorso: non ti devi abbattere per 1 o più eh; il mio consiglio è sfruttali come stimolo per dimostrare quanto vali e vedrai che il giorno in cui tuo padre si mostrerà ufficialmente orgoglioso di te sarà uno di quei giorni che puoi mettere tra i più belli della tua vita.
by una tra le persone che più crede in te
Meglio un papà che ogni tanto sembra fregargliene di noi, che ogni tanto ci si manda a cagare ma che insegna ai figli come stare al mondo e da come mi parli tu ogni tanto, il tuo è senz'altro molto abile in questo.
Cerco di comprendere tuo padre. Anche io intravvedo nella sua apparente indifferenza il tentativo di trasmetterti un insegnamento, l'importanza relativa di momenti che ti rendono giustamente entusiasta ma che possono rivelarsi solo dei successi parziali se non accompagnati da una consapevolezza delle priorità della vita, Con il suo "Ah" potrebbe voler farti capire di non volare troppo alto rischiando poi delle cadute che fanno molto male, e che sono nella logica delle cose.
Detto questo mi rendo conto che un semplice "ah",in certe situazioni sembra difficile da interpretare positivamente come ti ho suggerito, ma in fondo cosa costa provarci? Gli episodi della vita mutano a seconda dell'angolazione con la quale li si guarda.
Te lo dice uno che ha genitori abbastanza simili aquelli di Soyuz, e con molto rammarico ti dico che a volta anche un semplice "Ah" sarebbe abbastanza.
Vega, io non parlo di "chiacchierata", parlo di RICERCA A TUTTI I COSTI DI UN DIALOGO! Far passare il tempo, a che serve? Serve a vederli prima invecchiare, poi MORIRE ed infine, rammaricarsi perchè non ci si è mai conosciuti a fondo!
Ora vado a trovare i miei vecchi.....
Bolso consentimi...il rammarico è cosa loro e, per quello che riguarda i miei, se lo porteranno nella tomba....non si può cambiare la testa a chi ha superato i 20 anni...e poi i genitori sono tra loro sempre complici, tanto nelle storture, molte, quanto nelle assertività, poche.
Non c'è un cazzo da fare....e non smetto mai di guardarli ridendo della loro pochezza: ogni tanto mi chiedono perchè sogghigno quando parlo con loro.....sono troppo inferiori, è davvero difficile abbassarsi al loro livello....
Soyuz sei molto severo. Pensa anche a quello che ti hanno dato.
Se sei così sarà un pò anche merito loro in un senso o nell'altro.
Soyuz, consentimi, mi pare che tu rida della pochezza di molti, non solo dei tuoi vecchi.....
Non voglio accendere polemiche, sopratutto in questa sede.
Voglio solo osservare che quando mi si dice "che rido della pochezza di molti" bisognerebbe almeno essere circostanziati: non è mia abitudine articolare un dibattito con chi considero poca cosa, prova ne è che c'è solo una, e una sola, nullità, nota anche ad alcuni amici qui presenti, con cui rifiuto, dichiaratamente e palesemente, di scambiare opinioni.
L'affetto e la stima, sincere, che provo per Bolso mi fa soprassedere sulla sua, credo, infelice osservazione e non credo sia utile polemizzare ulteriormente.
La stima che ho per Bolso, non deve, però, risultare impedimento nell'espressione di idee assolutamente antitetiche alle sue, almeno sull'argomento emerso in questo post.
Scusate...ma ciò che è vecchio, all'anagrafe e di mentalità, per me è irritante e deprecabile....e in questo non c'è nulla di personale! Apprezzo sempre chi sa guardare criticamente oltre alle catene del determinato e che sa guardare al di là di ciò che, nel bene o nel male, è forzatamente plasmato dall'etica imposta da qualunque autorità, che sia quella naturale della famiglia o quella delle artificiali, altrettanto opinabili, sovrastrutture morali.
Famiglia e società sono entrambe strutture "morali", ma la famiglia è un microcosmo ancor più limitato, limitante e con un più ridotto ventaglio delle scelte: nulla di male se c'è gente a cui va bene così, ma consentite, almeno al sottoscritto, di orientarsi diversamente.
Per chiudere, quante volte io stesso risulto infelice in alcune mie osservazioni, senza che ciò possa inficiare il rapporto con le persone che considero amiche!
Ah giusto...quando risulto infelice cerco di spiegarmi e chiedo scusa, con l'intento di non reiterare l'errore...Il Pianista è testimone....
caro Jerome, non conosco tuo padre e non so come si comporti con te. però, vedendo come scrivi e come pensi, non posso far altro che stringergli la mano, perché ha un figlio molto in gamba. e un po' di merito (anche se nascosto) dovrà averlo anche lui...
ti chiedo di nuovo scusa per il bidone, avrei preso molto più volentieri un caffè con te che con quel bamboccione di Ballack. e mi sarei portata dietro volentieri Claudio Pizarro, che è simpatico quasi quanto te.
Ah...mmazza...
mi assento un giorno e guarda cosa succede...
La mia voleva essere solo dell'ironia sui finti rituali della famiglia, non sul mio povero vecchio che porta a casa la pagnotta in famiglia.
Quindi pace e bene a tutti
@Cjolie. Mi lusinga il solo fatto di essere stato in competizione con Ballack, dal momento che a sua volta oggi lui lo è con Veron...
Quindi per la proprietà transitiva...
Jerome
@soyuz
Ti risponderò via mail
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