La première fois
La prima bocciatura.
Speravo di arrivare alla laurea senza questo piacere ed invece sono caduto sull'esame di francese. E pensare che per scherzo mi ero ripromesso, in caso di bocciatura, di pronunciare davanti al prof, prima di andarmene deluso, lo scioglilingua " Napoleon cedant Sedan, ceda ces dents."
Maledizione, non ho avuto il coraggio.
Insomma c'è una prima volta in tutto, è l'unica consolazione che mi accompagnava in motorino sulla strada di casa. Ripensavo alle prime volte.
Del primo giorno di scuola mi ricordo solo i bagni, Freud avrebbe parecchio da dire su tutto ciò...
Il primo bacio alla tenera età di sedici anni è ancora qualcosa di estremamente spassoso, a quel tempo ero ancora alto un metro e una manciata di centimetri e la mia frangetta altalenava tra il ridicolo, l'imbarazzante e il disgustoso. Ancora mi domando cosa possa averci trovato di interessante in me la povera sventurata. So solo che il giorno dopo è partita.Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.
La mia prima caduta dal motorino mi ha permesso di capire quantomeno che i freni sono due e non uno, sono riuscito a tamponare una jeep 4x4 da dietro, un bestione che avrebbe potuto benissimo essersi dotato anche di scudo elettromagnetico. Lui non si è fatto niente, il mio free giallo/banana ne ha solo guadagnato.
Il mio primo due di picche. Diciamo che per ragioni di enumerazione devo far partire il conteggio almeno da quando ho capito come nascono i bambini e che sotto i cavoli difficilmente si trovano dei bebé. Escludendo tutti i tentativi di approccio da discoteca (localizzazione - approssimazione - ballo agghiacciante- mani sui fianchi - fuga di lei e nel mio caso il penultimo passaggio è del tutto opzionale), il mio preferito resta quello di una ragazza spagnola, a Cambridge, che dopo avermi fatto capire di non essere "quel tipo di ragazza" si fatta poi scorgere qualche giorno successive in pose laocoontiche con un energumeno venezuelano alto il triplo di me ( probabile specialista di lancio dell'autoveicolo). Alla fine non ci sono rimasto più di tanto male.
La mia "prima" volta, anche se forse sarebbe più corretto parlare delle mie "prime" volte, altra storia, è troppo associata al dopo. Forse perchè nel mentre pensi al dopo, e quando è dopo ti si schiudono le porte del mondo vero. Hai scollinato, bello! La mattina successiva, la colonna sonora de "la febbre del sabato sera" ti accompagna fino a scuola.
Ho continuato a sentire quella musica nella mia testa per tutto il mese successivo, sarà grave?
La mia prima vacanza, non organizzata, con amici. Nella ridente Pejo, avevamo trovato una casa economica per capodanno. Peccato che fosse alla pendici della montagna, dove al nostro arrivo era appena giunta la notizia della fine delle guerra. Quantomeno abbiamo festeggiato lo stesso.
La mia prima volta al cinema da solo. "Pinocchio" di Benigni, l'avevo fatto per disperazione, la sera prima un giovane gaglioffo tatuato si era portato via la ragazza che mi piaceva. Meglio così a posteriori, la prossima volta che mi toccherà andare da solo al cinema probabilmente sarà quando avrò 70 anni e andrò al primo spettacolo del Sabato, un vero e proprio raduno della terza età.
La mia prima vera sbronza, lo confesso, è stata settimana scorsa. Strano dopo mesi di erasmus, dove anche in condizioni peggiori sono riuscito a tenermi lontano dalla casa de banho( bathroom). Eppure il peggio di me stesso l'ho dato recentemente. Dicesi sbronza bevuta esagerata con materializzazione della profezia di Dawson('s creek) ovvero: "guarda quello che stai buttando giù perchè non sarà l'ultima volta che lo vedi".
Diciamo che dopo aver rimesso corpo, anima e tutti i sensi ho "rivisto" anche alimenti che pensavo assenti dal mio organismo da diversi anni; qualcosa tipo i baiocchi mulino bianco in biscotti da tre, una vera bomba di gusto...
A questo elenco andrebbero aggiunte anche
- la mia prima tessera di partito, un partito scomparso un mese dopo.
- la mio primo, e ultimo, gol giocando a calcio. Il mister si accorse dei miei piedi quadrati abbastanza in fretta, capì che l'unica cosa che sapevo fare bene era correre e portar via palla. Diventai un terzino discreto, in quattro anni credo di aver superato la metà campo non più di due o tre volte, in compenso quelli che marcavo io non segnavano mai.
- Il mio primo lavoro è durato circa 2 ore. Dovevo andare in giro con un maxi scooter elettrico per Milano con una freccia enorme sulle spalle. Dopo avermi giudicato (guidare?) hanno deciso che ero un po' incerto, in effetti sono solo 6 anni che guido il motorino ogni giorno. Me ne sono andato dicendo che dovevo studiare, perciò avevo di meglio da fare. Due esami, un 25 e una bocciatura...forse era meglio la freccia gigante.
Chissà quante prime volte mi sto scordando; mi sforzo di trovare un minimo comun denominatore che, ebbene sì, c'è. Preparate lo zucchero filato: ogni prima volta insegna qualcosa, una volta dove sono i freni, un'altra che poi non sei così male come credevi, un'altra ancora che due limoncelli. due vodka-lemon, un rum e lemon soda, una birra e una sangria può effettivamente rischiare di essere troppo.
La mia lezione di oggi, forse, è che molto semplicemente non so il francese.
Pas encore...
Jerome
Speravo di arrivare alla laurea senza questo piacere ed invece sono caduto sull'esame di francese. E pensare che per scherzo mi ero ripromesso, in caso di bocciatura, di pronunciare davanti al prof, prima di andarmene deluso, lo scioglilingua " Napoleon cedant Sedan, ceda ces dents."
Maledizione, non ho avuto il coraggio.
Insomma c'è una prima volta in tutto, è l'unica consolazione che mi accompagnava in motorino sulla strada di casa. Ripensavo alle prime volte.
Del primo giorno di scuola mi ricordo solo i bagni, Freud avrebbe parecchio da dire su tutto ciò...
Il primo bacio alla tenera età di sedici anni è ancora qualcosa di estremamente spassoso, a quel tempo ero ancora alto un metro e una manciata di centimetri e la mia frangetta altalenava tra il ridicolo, l'imbarazzante e il disgustoso. Ancora mi domando cosa possa averci trovato di interessante in me la povera sventurata. So solo che il giorno dopo è partita.Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.
La mia prima caduta dal motorino mi ha permesso di capire quantomeno che i freni sono due e non uno, sono riuscito a tamponare una jeep 4x4 da dietro, un bestione che avrebbe potuto benissimo essersi dotato anche di scudo elettromagnetico. Lui non si è fatto niente, il mio free giallo/banana ne ha solo guadagnato.
Il mio primo due di picche. Diciamo che per ragioni di enumerazione devo far partire il conteggio almeno da quando ho capito come nascono i bambini e che sotto i cavoli difficilmente si trovano dei bebé. Escludendo tutti i tentativi di approccio da discoteca (localizzazione - approssimazione - ballo agghiacciante- mani sui fianchi - fuga di lei e nel mio caso il penultimo passaggio è del tutto opzionale), il mio preferito resta quello di una ragazza spagnola, a Cambridge, che dopo avermi fatto capire di non essere "quel tipo di ragazza" si fatta poi scorgere qualche giorno successive in pose laocoontiche con un energumeno venezuelano alto il triplo di me ( probabile specialista di lancio dell'autoveicolo). Alla fine non ci sono rimasto più di tanto male.
La mia "prima" volta, anche se forse sarebbe più corretto parlare delle mie "prime" volte, altra storia, è troppo associata al dopo. Forse perchè nel mentre pensi al dopo, e quando è dopo ti si schiudono le porte del mondo vero. Hai scollinato, bello! La mattina successiva, la colonna sonora de "la febbre del sabato sera" ti accompagna fino a scuola.
Ho continuato a sentire quella musica nella mia testa per tutto il mese successivo, sarà grave?
La mia prima vacanza, non organizzata, con amici. Nella ridente Pejo, avevamo trovato una casa economica per capodanno. Peccato che fosse alla pendici della montagna, dove al nostro arrivo era appena giunta la notizia della fine delle guerra. Quantomeno abbiamo festeggiato lo stesso.
La mia prima volta al cinema da solo. "Pinocchio" di Benigni, l'avevo fatto per disperazione, la sera prima un giovane gaglioffo tatuato si era portato via la ragazza che mi piaceva. Meglio così a posteriori, la prossima volta che mi toccherà andare da solo al cinema probabilmente sarà quando avrò 70 anni e andrò al primo spettacolo del Sabato, un vero e proprio raduno della terza età.
La mia prima vera sbronza, lo confesso, è stata settimana scorsa. Strano dopo mesi di erasmus, dove anche in condizioni peggiori sono riuscito a tenermi lontano dalla casa de banho( bathroom). Eppure il peggio di me stesso l'ho dato recentemente. Dicesi sbronza bevuta esagerata con materializzazione della profezia di Dawson('s creek) ovvero: "guarda quello che stai buttando giù perchè non sarà l'ultima volta che lo vedi".
Diciamo che dopo aver rimesso corpo, anima e tutti i sensi ho "rivisto" anche alimenti che pensavo assenti dal mio organismo da diversi anni; qualcosa tipo i baiocchi mulino bianco in biscotti da tre, una vera bomba di gusto...
A questo elenco andrebbero aggiunte anche
- la mia prima tessera di partito, un partito scomparso un mese dopo.
- la mio primo, e ultimo, gol giocando a calcio. Il mister si accorse dei miei piedi quadrati abbastanza in fretta, capì che l'unica cosa che sapevo fare bene era correre e portar via palla. Diventai un terzino discreto, in quattro anni credo di aver superato la metà campo non più di due o tre volte, in compenso quelli che marcavo io non segnavano mai.
- Il mio primo lavoro è durato circa 2 ore. Dovevo andare in giro con un maxi scooter elettrico per Milano con una freccia enorme sulle spalle. Dopo avermi giudicato (guidare?) hanno deciso che ero un po' incerto, in effetti sono solo 6 anni che guido il motorino ogni giorno. Me ne sono andato dicendo che dovevo studiare, perciò avevo di meglio da fare. Due esami, un 25 e una bocciatura...forse era meglio la freccia gigante.
Chissà quante prime volte mi sto scordando; mi sforzo di trovare un minimo comun denominatore che, ebbene sì, c'è. Preparate lo zucchero filato: ogni prima volta insegna qualcosa, una volta dove sono i freni, un'altra che poi non sei così male come credevi, un'altra ancora che due limoncelli. due vodka-lemon, un rum e lemon soda, una birra e una sangria può effettivamente rischiare di essere troppo.
La mia lezione di oggi, forse, è che molto semplicemente non so il francese.
Pas encore...
Jerome
12 Comments:
Silenzio prego. Parla ora uno che di bocciature se ne intende.
Tu speravi di finire l'università senza bocciature??? Per essere uomini, oltre a puzzare, bisogna essere bocciati in qualcosa.
tout ce qui ne nous tue pas nous fortifie
Dai smettiamola di piangerci addosso, per favore...
Lo so che non ti servirà a nulla, Jerome, ma l'ultimo appello di francese è stato criticato anche da chi ha come lingua madre ha proprio il francese e che, facendo il tuo stesso appello, ha preso 23. Quindi, fai tu...
Per il resto, hai una donna stupenda (ok, ha la patente del Mercosur ed è meglio non parlare di politica con lei, ma tant'è), un giornale che diventerà famoso a colpi di denunce, querele, omicidi mirati, manifestazioni di massa (per la chiusura, ovviamente), nonchè senza soldi, un pò di amici e, soprattutto, una voglia pazzesca di far qualcosa nella vita.
Se hai entusiasmo, avrai tutto.
Quindi goditi i prossimi giorni perchè non ritorneranno mai più... goditi la vita pre-laurea... quando diventerai dottore, ti guarderai dietro e non potrai che sorridere...ma fino ad allora, assorbi più che puoi l'aria che ti circonda (ok, quella di milano un po' meno)...
Anonimo deanonimizzati
Jerome
sarà per la prossima volta...di solito si dice così..e funziona...
"Anonimo deanonimizzati"?
Rimarrà un mistero...
anonimo,
sono combattuto.
Da un lato questa frase
" Dai smettiamola di piangerci addosso, per favore" renderebbe palese la soluzione del mistero.
Conosco difatti una sola persona specialista indiscusso in queste frasi da saputello di osteria.
MA..
..ma al contempo non può essere, questa, la stessa persona che scrive: "..hai una donna stupenda", perchè se così fosse, costui, dovrebbe cominciare a correre verso siti lontani, cercando di sfuggire alla mia furia di gelosia un po' terrona (con simpatia....l'uso del termine, non la furia omicida)
Per cui
delle due l'una. O stai già correndo e scappando o non sei specialista nelle frasi da saputello da osteria.
A ben pensare in entrambi i casi non te la passi bene.
Attendo delucidazioni
Jerome
Ahahahahaaha... ma quanto mi sta divertendo 'sta storia!
Traduzione: continua nella tua ricerca...
P.S. Ti do un'indicazione: leggi meglio, la soluzione è in quello che ho scritto al primo post...
Bonne recherche (credo si scriva così)
"...goditi la vita pre-laurea... quando diventerai dottore, ti guarderai dietro e non potrai che sorridere."
Dott. anonimo?
Jerome
Chi lo sa... fai attenzione ad una cosa: lo scopo di chi vuole restare anonimo è quello di spargere sul percorso verso la verità, indizi che avranno uno scopo solo: farti giungere alla conclusione che la persona da cercare sia più d'una... è evidente che se sei giunto a questo punto hai sbagliato tutto e devi ripartire... yeah!
...continua (forse)
Mmm...
alcuni indizi paiono sviarmi...
..ma ti scoprirò..ORPO se ti scoprirò!
Jerome
La mia prima volta la ricordo con piacere....non so per lei fu un piacere o una divertente lezione pratica di anatomia umana, ma è ancora bello vederla transitare sotto casa mia, quando passa in panetteria con i suoi due splendidi bambini, sorridendomi ancora dopo 26 anni......
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