meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

sabato, gennaio 28, 2006

La neve purificatrice

Milano, l'operosa e indistruttibile Milano, soccombe alla neve.

L'immagine “http://www.corriere.it/gallery/Cronache/2006/01_Gennaio/neve/29/2.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Si dice che era dal "disastroso 85 " che non scendeva tanta neve. In quel disastroso 85 è nato il sottoscritto, proprio nei giorni in cui le nevicate erano più intense.

Ora, vista l'ampia disponibilità di tempo che il fantastico esame di Giovedì mi ha concesso, mi sono perso nelle più svariate riflessioni filosifico/naturalistiche con tanto di risvolto politico.

Eh già, perchè dal momento che Mr Albertini non deve occuparsi di rielezioni non ha avuto da che preoccuparsi quanto a pulizia delle strade.

Risultato? Ieri per andare al cinema, a piedi naturalmente visto che di mezzi motorizzati non se ne parla, ci ho messo 4 volte il tempo normale. Neve dappertutto. Sembrava un incubo. Chissà perchè credevo che in una città strapettinosa come la nostra avessimo affinato le tecnologie necessarie per permettere almeno la circolazione dei pedoni.

E invece no, siamo più o meno nelle mani di Dio, visto che di soldi per gli spalatori non ci sono. "Ci affidamo ai volontari" dicono dal comune.

Ufficialmente il vicesindaco ha detto che ci sono millemilioni di chilocubi di sale pronti per essere sparsi e una flotta di aerei spazzaneve già disposti per le strade dotati di lanciafiamme scioglineve.

Dove sono? Io non li vedo, evidentemente saranno ad un mega-party insieme ai vigili di quartiere.

Fatto sta che nel 2006, anche nella città che laùra più di tutte, nessuno spazza sta neve. Forse ce la siamo meritata.

A dir la verità no, il mio portinaio ha passato tutto il pomeriggio ieri a spalare la neve dai garage. 5 ore ininterrotte, e la cosa più incredibile è che per le prime quattro ore stava ancora nevicando. Lui spalava, e la neve cadeva. Spalava e la neve cadeva.

Ora io da quello che ho capito in Sri Lanka non nevica molto spesso, nessuno probabilmente gli pagherà un extra per tutto il culo che si è fatto, o almeno non sicuramente alla moglie che ha lavorato con lui tutto il pomeriggio.

Ok BLABLA ci sono anche gli immigrati criminali che stuprano le vecchiette mentre rapinano le banche e quindi rubano il posto ai rapinatori italiani mentre falsificano le nostre borse Gucci e fanno crescere vertiginosamente l'economia cinese. Risparmiatemi vi prego. L'immigrazione è un fenomeno che va visto sotto tanti punti di vista eccetera eccetera eccetera.

Detto tutto questo io non so perchè ma di recente sto avendo una rigurgito di anti-italianità notevole. Sarà grave? Per quanto mi riguarda io toglierei anche il diritto di voto a un po' di italiani e lo darei a gente che se lo merita un po' di più, a gente che veramente ha bisogno di essere rappresentata, non che si serve del voto come argomento di conversazione per i successivi 5 anni.

Qual è la critica più frequente a questo discorso? Eh ma gli immigrati non hanno la possibilità di informarsi sulla politica, a volte non capiscono nemmeno la lingua, perchè dobbiamo concedere loro il diritto di voto?

Ecco, qui volevo arrivare. Non vi sembra di averlo già sentito questo discorso?

Bravissimi, molti anni fa, quando la nostra civiltà era ancora un po' indietro quanto a democrazia, votava solo una ristretta elite di persone, quelli che potevano "capire".

Poi qualcuno si accorse che il fatto di non poter essere rappresentati non fosse un buon motivo per escludere intere masse dal meccanismo democratico. E altrettanto magicamente si capì che proprio il non aver voce rappresentasse un limite intrinseco alla staticità della loro condizione sociale.

In parole povere? In parole povere il non aver voce è per gli immigrati una delle ragioni per cui l'integrazione è lenta, per cui a volte ci sembra che loro stessi si isolino. Questo discorso fa comodo a molti, e non solo per un bieco discorso di salvaguardia del proprio spazio cultuirale, ma molto più banalmente perchè a molti fa comodo avere immigrati da potere sfruttare( sono gli stessi che si dichiarono Italiani duri e puri), perchè tanto dall'altra parte non ci sarà mai una vera rivendicazione dei propri diritti.

Ho un triste presentimento. Che fra qualche decina di anni, la gente guarderà a questa situazione con lo stesso stupore con cui oggi leggiamo che solo nel 1946 fu introdotto il suffragio universale.

Spero di sbagliarmi...

Jerome

4 Comments:

Blogger SOYUZ1968 said...

Certo che una nevicata catartica poteva abbattere quell'odioso monumento alle sartine barzotte voluto dall'amata Albertina.....comunque vadano le primarie di domani ci si augura che i valori importanti di questa città saranno altri da quelli simbolizzati dall'ago e filo di Piazza Cadorna.

7:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Belle parole, ma......prendere in mano un badile e dare una mano al portinaio?

11:38 PM  
Blogger Jerome said...

Ma l'ago e filo è stato scelto apposta per essere metafora di tutto e di più. .. Tecnicamente dovrebbe essere anche il simbolo della Milano che "cuce" culture diverse, o almeno così mi hanno raccontato.

Ad ogni modo la foto era casuale,ma dato che io non credo al caso potrebbe davvero essere una mia scelta inconscia.

Una mano al portinaio...già...è una buona domanda...

...vado a cercare una buona risposta....

Jerome

1:06 AM  
Blogger SOYUZ1968 said...

Il portinaio è pagato anche per spalare la neve..."a ciascuno secondo i propri bisogni e le proprie capacità (Karl Marx)".

Jerome, sull'ago e filo hai una visione romantica che non si conforma a quella dell'amministrazione uscente: ma ti pare che gente come De Corato e compagnia cantante abbia una così profonda visione prospettica?

Ma basta guardarti negli occhi per capire che sei troppo buono......attento a non farti fregare!

6:43 PM  

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