meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

venerdì, marzo 30, 2007

Alza gli occhi

Sono passati esattamente 26 giorni dalla fine del mio Erasmus, 25 dalla morte di mio nonno, appena dopo il mio ritorno.

Non mi andava di scrivere perchè non trovavo appropriato contaminare una sentimento così importante come la perdita di una persona cara con le leggerezze che questo spazio ha ospitato.
Siamo infatti su due livelli diversi; ho letto e riletto i post precedenti per capire se mai questo diario fosse stato attraversato da eventi così difficili da affrontare. Ho trovato esami andati male, giornate storte, una lunga storia d'amore finita non come desideravi, una partenza difficile per un posto lontano.
Niente di tutto questo è lontanamente comparabile con la scomparsa di una persona. Tutto il tempo che non ho speso per aggiornare il blog l'ho impiegato a pensare, a reagire di fronte ad un evento, la morte, che ,da adulto, non avevo avuto modo di affrontare.
Questo non è il luogo migliore per raccogliere queste riflessioni, che sono intime e di conseguenza strettamente personali. Penso tuttavia che uno solo di questi pensieri possa essere riportato, che poi è quello attorno al quale ho deciso di ricostruire me stesso e andare avanti.
Alla morte di una persona si parla spesso di "scomparsa". Ma chi scompare? Non il defunto, non soltanto almeno. Se ne va tutta la persona che eravamo prima, la stessa che aveva riservato un posto a chi se n'è andato. Credo che non si possa convivere con la morte, con questo "buco"; qualcosa che davi per scontato, indistruttibile, infinito.
Quantomeno io non sono capace e quella persona che ero non esiste più, se n'è andata per sempre.

Se se ne va una persona cara per quanto mi riguarda il timer si azzera, si ricomincia. Abbiamo ancora 22 anni, studiamo ancora Relazioni Internazionali, tifiamo ancora Inter ma sono solo gli accessori della nostra persona a non essere mutati. Dentro è come se dovessimo preparare lo stesso dolce che abbiamo sempre cucinato ma con un ingrediente in meno.

Questo è l'unico modo in cui si può alzare gli occhi, smettendo di camminare a testa bassa.

A presto con post più frivoli

Jerome