meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

martedì, novembre 14, 2006

Novembre...

Devo urgentemente aggiornare la mia lista.

Quale lista?

La lista della cose più stupide che abbia fatto in vita mia. Per ora è così composta

Anni 5: Rubato un pesce dalla pescheria di Santa Margherita Ligure solo per il gusto di vedere se se ne sarebbero mai accorti. Indimenticabile la faccia di mio fratello quando vide l’oggetto del misfatto dentro la tasca del mio giubbotto

Anni 6: Tappezzare la casa di cartelli con la scritta W BIM BUM BAM, solo perché sarebbe venuto a cena uno dei presentatori. Sembra un’idiozia ma al tempo mi sembrava una trovata geniale e molto discreta.

Anni 9: Tentare di costruire una bat-belt ( per intenderci è la cintura di Batman, quella che spara il filo con cui si aggancia ai palazzi) con una confezione di DAS e un porta Ski-pass, sfruttando la forza dell' elastico di quest’ultimo. Ero seriamente convinto di poter essere sollevato in aria dalla forza dello skipass. Idem come sopra quanto al giudizio che davo al tempo all’operazione.

Anni 5-10(?): Lanciare mollette dal balcone di casa mia, al settimo piano. Mi piaceva da matti vederle cadere. Solo anni dopo ho capito fino in fondo la pericolosità del gesto.

Anni 6-16: andare in giro indisturbato con una frangetta imbarazzante

Anni 15: Scrivere un tema di Italiano sull’Eneide paragonando il viaggio di Enea a quello degli immigrati verso l’Italia. La mia prof ciellina mi disse che non avevo capito niente dell’Eneide e mi diede 5 ma io sono certo che questa chiave di lettura verrà riconsiderata presto.

Anni 20: Essere fermato da delle ragazze a Budapest, vero Compagno? (ma questa ve la racconteremo un’altra volta….)

La new entry è quella di ieri. Domenica 12 Novembre.

Sono andato in gita in un posto bellissimo, uno di quelli che non puoi dimenticare nella vita. Si chiama Costa Nova ed è un litorale lunghissimo che si affaccia sull’Oceano, una spiaggia enorme quasi del tutto incontaminata, con poche costruzioni ed un paesino fatto da case tutte dipinte a righe. Era una giornata splendida, non una nuvola in cielo.

E ho fatto il bagno

Anni 21: Fare il bagno nell’Oceano Atlantico il 12 Novembre

E’ una di quelle rare occasioni in cui si sente ancora il richiamo della natura e perciò, anche se sprovvisti di ciabatte, costume e asciugamano, bisogna rispondere.


Tutt’altra cosa è invece la natura che viene a riscuotere: ovviamente mi sono preso tutti i malanni del mondo. Non è normale pensare di asciugarsi col sole a metà Novembre.

COUGH COUGH AGH ACCUF EHM EHM COGH

Il silenzio prolungato è dovuto al fatto che durante questo soggiorno milanese-coimbrese sono successe alcune cose molto spiacevoli che costringono a ridimensionare il tuo lato predisposto all’ascolto e alla tolleranza e invitano a venir fuori il lato più irrazionale e violento.

Ma grazie a Dio non ci siamo ancora.

E’ tutta la vita che scambiano il mio volere sempre mettere d’accordo tutti ( Oggi marghemarxista, ieri margherituccio e così via) per debolezza. Eppure non capisco come non sia lampante il fatto che mandare a fanculo le persone sia molto più semplice, che sforzo ci vuole?
Attorno a me vedo soltanto persone che credono che più la spari grossa più sei quello forte. Più i tuoi giudizi sono netti e tagliati con una mannaia più apprezzabile è la tua posizione.

Basta così per ora, il resto lo saprete più avanti ( e due)

Oggi talaltro è il gran giorno. Quello della conferenza di Acido Politico cui presenzieranno, dovranno presenziare o avrebbero dovuto presenziare esponenti politici di spicco ( Casero, Tabacci e La Russa) e docenti universitari di prim ordine. Un successo al quale, vista la distanza, io non ho quasi per niente contribuito e che per lo stesso motivo non mi vedrà presente oggi.
Ci sono state parecchie contestazioni circa la presenza di La Russa, è uscito persino un articolo su “Libero “ che parlava di noi. Rifondazione Comunista e uno dei centri sociali più importanti di Milano ci hanno pure contestato fuori dalla facoltà.
Resta la soddisfazione dell’”aver fatto qualcosa”, uno dei pilastri attorno ai quali questo giornale è stato fondato ma per il momento non dico altro. ( e tre)

Vi devo lasciare, la malattia mi divora, l’ipocondria fa il resto

Jerome