meno sappiamo e piu' lunghe sono le nostre Spiegazioni

giovedì, aprile 20, 2006

Dall'altra parte dell'Universo

Questo blog, con tutto il rispetto, nn ha più ragion d'essere.

Ha a mio avviso sorpassato quel fragile equilibrio per cui quello che scrivo "telematicamente" poi rientra irremdiabilmente nei discorsi "reali".

La mia personalissime idea di Blog era un posto dove dire tutto quello che non avrei mai detto e pensato dal vivo.

Indi, potrei fare un altro blog. In cui Jerome si sceglierebbe un nickname, che ne so, Vincent, tanto per rimanere in tema.

Dal diario di Vincent:

"ho sempre sognato di avere un alter ego. Allo stato attuale delle cose la scienza non è ancora in grado di dimostrare che l'universo sia finito. Di conseguenza è plausibile pensare che qualcuno, molto simile a me, ora stia facendo la mia stessa cosa. Questa persona potrebbe essere in tutto e per tutto simile a me, stessi gusti, stessi vestiti. Magari semplicemente un nome diverso, che ne so... Jerome, tanto per rimanere in tema.

C'è più di una buona ragione per poter credere in un universo parallelo, in un altro io/noi, nell'altro angolo dello spazio. La prima consolazione è che per ogni cazzata che facciamo, c'è qualcuno altro io/noi che ha fatto la scelta giusta. Che quella sera si è fatto coraggio e ha fatto quella telefonata, è tornato indietro, ha detto quelle parole. Un altro vantaggio considerevole è che da qualche parte nell'universo l'Inter vince, anzi vince sempre. Di più: vince tutti i campionati dal 1908 ad oggi ed anzi qualche tifoso nerazzurro, sempre dall'altra parte dell'universo, cerca di immaginarsi come sarebbe non vincere mai.
Sì, credo che l'aspetto più bello di un universo infinito vada visto proprio sotto questa luce, rovesciando il ragionamento.
Da qualche parte dell'Universo c'è un altro io/noi più sfortunato, che scruta disperatamente il cielo, che si sforza di immaginare come starebbe chi è piu fortunato di lui, senza sapere che quest'ultimo non sa affatto di essere in una posizione provilegiata. Dall'altra parte dell'universo c'è chi in questo momento sta leggendo un blog molto simile a questo ed è tremendamente infelice e vorrebbe tanto una vita migliore, magari dall'altra parte dell'universo. In quello stesso punto, qualcuno sta facendo lo stesso.

La conclusione? Mi piace immaginare un universo che si osserva in continuazione, dove alla fine dei conti siamo tutti osservati e osservatori di qualcuno che dall'altra parte se la passa peggio o meglio di noi. In loro compagnia, mi sento un po' meno solo.

Vincent"

Buona ricerca dei vostre alter eghi ( non fate i professoroni, lo so che non va bene ma non ho voglia di riesumare il vocabolario di Latino, BLABLABLA avete sicuramente ragione e il Latino è la materia + bella del mondo. Concordo

naturalmente dopo

Italiano, matematica, scienze, storia, filosofia, diritto, diritto amministrativo, diritto del mare, diritto diplomatico, diritto agricolo, religione, chimica, biologia, educazione civica, studi sociali, francese, inglese, russo, armeno, uzbeko, informatica, storia dell'informatica, informatica applicata, economia, economia politica, economia internazionale, statistica, ingegneria costituzionale.

Va là, sono buono, metto anche la Sociologia, la più grande truffa dei secoli passati dopo le previsioni del tempo.

Jerome

domenica, aprile 16, 2006

Jerome from...

Giusto per dimostrarvi che non sono un cazzaro qualsiasi vi scrivo dall'eremo in cui mi trovo nella remota provincia di Comerio (VA)

Sfortunatamente qui non potendo contare su nessuna forma di contatto umano, escluso il mio computer, e passando le mie giornate ad osservare litri di gocce di pioggia che cadono dal cielo, non ho granchè da raccontare.

L'unica news che ha scoinvolto il mio (fin troppo) quieto vivere è stata la notizia sul Corriere di oggi di una possibile candidatuira di D'alema al Quirinale.

Ottimo per la CDL così se lo levano di torno. Ottimo per l'Unione perchè...IDEM.


FIRMATE ANCHE VOI. D'ALEMA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Jerome

venerdì, aprile 14, 2006

No, non sono morto ma....

...sono successe tante cose.

http://www.carfinanceoklahoma.com/images/se_habla_espanol.jpg

Eppoi in questo modo vi sarete certamente resi conto di quanto sia inostituibile il mio contributo alla vostra giornata.

Jerome è tornato ebbene sì.

Naturalmente visto che, salvo per ciò che concerne l'universo nerazzurro, vale sempre il principio causa-effetto, la mia assenza segue una determinata serie di eventi non trascurabili.

Nell'ordine.

Ho cambiato Piccì. ( Zitto corifeo!) E' talmente bello che spesso mi fermo a guardarlo e smetto di fare quello che stavo facendo, ad esempio scrivere post....

L'inter è vergognosamente uscita dalla Gembionligg'. Ogni tanto prima di dormire ripenso a quella partita e vengo afflitto da questo dubbio amletico:

"Undici nanetti di gesso da giardino sarebbero stati più efficaci di quella banda di coglioni?" ( preberlusconianamente parlando, si intende). Non dormo la notte. Se avete la risposta scrivetemi.

Ho fatto il mio brillantissimo colloquio Erasmus. Senza tediarvi con tutto il racconto posso solo dirvi che il colloquio in spagnolo è durato dai 2 ai 4 secondi. Il tempo che la professoressa mi domandasse " Habla espanol?" e che io rispondessi: " ME SPIAS..."( che in dialetto nordico vuol dire "mi spiace" e che non so per quale ragione ero convinto che fosse altrettanto valido per l'idioma iberico).

Il colloquio in francese ha avuto il suo momento più felice quando in preda al panico ho affermato: " Je suis desolee, mon francaise est terrible" e l'altra prof mi ha risposto: " Me ne sono accorta...."

Questo e molti altri fattori incrementano notevolmente le mie possibilità di potervi tenere compagnia anche l'anno prossimo, altro che Erasmus...

Ho intervisto il grande ed inimitabile Bruno Ferrante. Ben 47 minuti di intervista, davvero una persona gentile e disponibile. Speriamo che ce la faccia. Certo il nostro contrbuto non sarà decisivo, l'intervista video che abbiamo realizzato ( Ah a proposito, dal giorno della pubblicazione sul sito cesserà definitivamente il mio anonimato telematico) gode di una qualità di immagini più che discreta, ma di un audio che per il 98% può essere ricondotto alla comune onomoatopea GVFFFFGVFFGVFFFGFFF, frutto di una ventola piazzata proprio sopra il microfono della videocamera. Chi ha visto " Maledetto il giorno che ti ho incontrato capirà perfettamente di cosa sto parlando..." e lo sconforto che ne deriva.

Inoltre ovviamente c'è la ragione più significativa della mia assenza. La preparazione di un esame. In questa storia non ci sarebbe nulla di divertente. Non il voto, 25, deludente trattandosi dell'esame al quale tenevo di più, non l'odissea che ha comportato, interrogato per centodecimo su 110 presenti, non la frustrazione per la tanta fatica inutilmente spesa. In realtà una cosa buffa c'è. Al momento di visionare i compito scritto l'assistente mi ha detto:

"Guardi il suo compito non andava così male, la prima domanda e la terza erano buone, la seconda un po' meno...ma lei....lei ha scritto male il nome dell'autore..."

Ora questo può non dirvi nulla, ma poniamo che stiate preparando un esame di letteratura italiana del duecento e che in tutto il vostro esame vi ostiniate a chiamare Fante al posto di Dante. Non un nome qualsiasi. IL nome.

"Io sono sbalordito, pensavo che cose del genere non accadessero in un'Università..." mi ha più o meno risposto il professore. Insomma prima ancora che cominciasse l'orale mi aveva già battezzato un deficiente, forse senza particolari torti alla fin fine.

Insomma nonostante un orale in cui ho dato sfoggio del mio migliore repertorio di oratoria a metà strada tra J.F.Kennedy, Martin Luther King e Perry Mason il mio voto è mutato di poco.
Era come se qualsiasi cosa gli stessi dicendo il suo unico pensiero fosse: " Come si fa ad essere così idioti da sbagliare il nome di un autore che compare almeno due volte per pagina? CRETINO!"

E così nonostante un excursus sulla crisi in Ungheria del 1956 subito frenata da un brusco " Sì, ma questo cosa c'entra con la mia domanda sulla trasformazione istituzionale della NATO dopo il 1991?" mi sono reso conto che mi devo rassegnare alla mediocrità di chi non è capace di strapparsi i voti con la furbizia e con la simpatia.

C'è dell'altro?

...

...

Già ...loro...se potessi evitarle sarebbe meglio ma...

sì, le elezioni. Le ho seguite da scrutatore, nell'unico sezione presieduta da un individuo che sarebbe entrato in crisi anche per scegliere il verso in cui temperare una matita. Abbiamo finito di scrutinare alle 9.45, quando la scuola era deserta ed i funzionari del Viminale si domandavano che diavolo stessimo combinando visto che probabilmente mancavamo solo noi in tutto il Nord-Italia.

Che bello poi ricevere questa serie di messaggi

H.15: "Che passeggiata..gli exit polls danno CDL 45-49 e Unione 50-54...."

H16:"Prime proiezioni confermano vittoria. Margine minore di quello degli exit polls"

H18: "Nuove proiezioni. CDL sempre più vicina!!"

H 20: "CAZZOCAZZOCAZZO. Sono vicinissimi"

H22:" Le proiezioni danno loro sopra.NON E' possibile, la situazione è disastrosa..."

ecc ecc ecc...insomma sarà successo così anche a voi...peccato che io metà di questi messaggi li abbia letti in blocco attorno alle 20, messaggio per messaggio, brutta notizia per brutta notizia.

Insomma, vi risparmio il blablabla sulle elezioni, che tralaltro potete certamente discutere sul forum di Acido Politico, che ora si è trasferito al più serio www.acidopolitico.it

Chiudo con la cosa più strana che ho visto oggi. Alla Feltrinelli, in coda davanti a me al banco informazioni, un ragazzo di colore piuttosto massiccio vestito con i classici abiti da rapper del Bronx e delle bizzarre catene al collo di dubbio gusto.

Vedergli chiedere dall'alto di un italiano pressochè perfetto " Mi perdoni, dove posso trovare il cofanetto di TolstoJ?" mi ha insegnato che certe scene non esistono soltanto nei film di Paolo Virzì.

Che bello, mi siete mancati

Jerome

domenica, aprile 02, 2006

Jerome sostiene Romano

Lo fanno tutti, l'ha fatto persino il Corriere e allora mi sono detto: Perchè non lo posso fare anch'io?

http://www.margheritalecchese.org/images/logoulivo.gif

Io voterò l'Ulivo

CORIFEO

E chi cazzo se ne frega!!


Giusto, anche il corifeo ha le sue ragioni. Ma il post non riguarda ciò. O meglio, dopo aver sdoganato Tonino voglio sdoganare anche lui: Il Mortadella.

Premessa:

Romano Prodi non piace a nessuno, non è bello, non è simpatico, non è accattivante, la sua stessa politica non è certo carica di "appeal".

Detto ciò oggi ho visto l'intervista con l'Annunziata, tutt'altro che inginocchiata, almeno nella prima parte, e ho dato definitivamente il mio assenso al voto verso il ramoscello.

C'è un punto fondamentale. I manifesti. Quelli di Prodi sono brutti e quelli di Silvio sono obiettivamente + forti. Ma proprio questo fa pensare a molte cose.

Il vero dramma di questi 5 anni di Silvio non sono state le corna, i parrucchini, i bambini bolliti e nemmeno la legge Biagi e l'umanissima Bossi/Fini. Esiste in Europa e in tutto il mondo una cosa chiamata alternanza, è ragionevole che un governo di centrodestra applichi politiche di centrodestra come rendere + flessibile il mondo del lavoro e regolare fortemente l'immmigrazione.

Ma il vero elemento inaccettabile di questi 5 anni è stato qualcosa che va al di là delle differenze ideologiche: Il rispetto delle istituzioni. Un presidente del Consiglio che spara a zero sulla magistratura, sulla Corte Costituzionale e persino su tribunali amministrativi come il Consiglio di Stato. Un Presidente che ha trasformato la politica in una burla non solo è grave per il fatto in se, ma soprattutto perchè ha ribaltato completamente molte prospettive.

Vi faccio un esempio

L'Annunziata ha rivolto oggi a Prodi una domanda del tipo: ci riassuma in 5 punti la politica che vuole fare per il ceto medio.

Ora Berlusconi avrebbe certamente tirato fuori 5 bei slogan, delle frasi forti. Romano ha risposto semplicemente che non dev'essere automatico che un politico tiri fuori una risposta in slogan, in 5 punti, in 5 frasi d'effetto. "Chi se ne importa -dice lui- se poi non rispetto nulla di quello che ho detto molto efficacemente, l'importante è davvero trovare 5 slogan?"

Questa posizione dal punto di vista mediatico vale pochissimo, ed anzi ci siamo talmente abituati a questo modo di fare politica che una risposta del genere ci sembra debole. E questo è grave.

Questa differenza di approccio di fondo per me si traduce in una parola: Serietà, non a caso l'unico slogan della campagna Prodi. Non 10.000 manifesti diversi con messaggi sempre diversi, ma solo uno, la serietà.

Sembra una banalità, è vero, ma il percepire ciò è un limite nostro. Perchè quello che in Italia deve tornare è prima di tutto il rispetto per lo Stato e per la legge, poi anche un nuovo orientamento politico.

Perciò rivalutiamo quest'uomo, che non parlerà bene come Bertinotti, non sarà simpatico come Silvio, bello come ciccio Rutelli e Casini e immenso come Piero. Ma è tutto ciò che serve per essere un ottimo Presidente del Consiglio.

Mio nonno mi ha sempre raccontato una storiella che calza perfettamente a questa storia. Quando andava a vedere l'Inter c'era un criterio molto efficace per valutare al termine della partita l'operato dell'arbitro. Se al termine della partita si fosse ricordato se l'arbitro era pelato o no voleva dire che l'arbitro aveva arbitrato male, perchè significava che aveva avuto modo di guardarlo durante la partita, per insultarlo immagino. Se invece avesse arbitrato bene sarebbe stato in un certo senso "invisibile".

Penso che questa storia valga anche per la politica, il migliore politico è quello che ha meno bisogno di trovare il modo di piacere alla gente, e su questo Prodi è infallibile.

Jerome